Violato l’Hacking Team italiano che aiutava lo spionaggio dei governi

Il gruppo che favoriva le incursioni digitali dei governi con i loro software sarebbe stato hackerato qualche ora fa

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Noi li conoscevamo soprattutto perché italiani ma l’hacking team ha più di un motivo per essersi reso famoso in tutto il mondo. Uno dei suoi tool, Da Vinci, viene infatti utilizzato dai governi per sorvegliare i loro cittadini sulle vie del digitale senza che essi se ne accorgano ovviamente. Il software è stato connesso a diversi casi di invasione della privacy sia dai ricercatori che aziende specializzate. E adesso cosa succede? Gli spioni (o almeno coloro che facilitavano lo spionaggio) sono stati hackerati e spiati a loro volta.

Modus operandi

Non è ancora chiaro chi ci sia dietro la violazione che ha colpito i server dell’Hacking Team ma quello che è emerso è che circa 400 GB di dati tra cui documenti interni, codice sorgente e comunicazioni via email siano stati prelevati e trafugati da terzi che non contenti avrebbero anche preso il controllo dell’account Twitter del gruppo inserendo un nuovo logo, una rinnovata biografia e pubblicando diverse immagini contenenti i dati compromessi. Secondo CSO Online, le informazioni rubate conterrebbero tra l’altro i dati di clienti molto importanti dell’Hacking Team tra cui i governi di Sud Corea, Arabia Saudita, Libano, Mongolia e Kazakhistan, le cui informazioni sarebbero ora nelle mani degli hacker oppositori. Inoltre sono stati già pubblicati online gli stralci di alcune comunicazioni di posta elettronica tra cui alcune in cui viene ringraziato il Team per il supporto dato dai suoi strumenti di spionaggio informatico, utili a raggiungere obiettivi strategici di monitoraggio.

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