La lettura dei dati biometrici sale di livello con un brevetto ottenuto dall’azienda coreana
Lo smartphone è già un orologio, un contapassi e calorie, un lettore di impronte, un termometro cardiaco ma presto potrebbe diventare anche una bilancia. In che modo? Ci penserà Samsung grazie ad un nuovo brevetto ottenuto nei giorni scorsi. Pubblicato sul sito del World International Property Organization (WIPO), il brevetto mostra i piani del gigante asiatico di utilizzare sensori per analizzare il corpo umano in modo da misurarne il livello di grasso. Come si legge dal documento, ci saranno bisogno di quattro sensori che verranno integrati nello smartphone o installati su una cover apposita da applicare poi al telefono.
Questione di resistenza
Allegato al file c’è anche un’immagine che dovrebbe spiegare meglio in che modo Samsung intende introdurre la lettura del peso sui propri dispositivi mobili. Tenendo lo smartphone tra le mani e stendendo le braccia lo si fa girare attorno al corpo in maniera parallela rispetto al terreno; in questo modo i sensori, lavorando assieme, misurano i livelli di impedenza, ovvero la resistenza opposta dell’organismo al passaggio di una corrente elettrica alternata a bassa frequenza, qui sostituita dalla presenza dei sensori. I tessuto magri sono conduttivi per l’alto contenuto di acqua ed elettroliti e oppongono una resistenza limitata alla corrente, quindi una loro misurazione permette di definire i livelli di massa grassa presenti in ognuno. Come spesso accade, il brevetto depositato da Samsung potrebbe anche restare tale senza veder mai la luce; tuttavia è interessante capire i trend futuri che per il produttore si spingono sempre di più verso l’integrazione tra tecnologia e cura del corpo.