Acquisti con carta: +5,4% nel 2015, +5% nel 2016

L'Italia vuole abbandonare il contante, secondo Minsait Payments

Dopo il +3,1% del 2014, atteso un biennio di rafforzamento della ripresa. La fiducia dei cittadini, ai massimi livelli degli ultimi anni, spinge a un aumento della spesa non solo sul canale online, ma anche su quello fisico. L’innovazione tecnologica aiuta la crescita e crea nuovi modelli di consumo e di acquisto

L’Osservatorio Acquisti CartaSi ha reso disponibile il nuovo Rapporto Previsionale delle dinamiche di spesa con carta di credito attese per il 2015 e il 2016. Il prossimo biennio sarà caratterizzato da un deciso consolidamento della ripresa a cui si è assistito nel 2014, anno contraddistinto da una crescita della spesa del 3,1% (spesa con carta pari a 82,4 miliardi di euro): per il 2015, infatti, si prevede un aumento degli acquisti del 5,4%, mentre nel 2016 sarà del 5%.

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Prosegue e si rafforza, dunque, la ripresa che si era mostrata più vivace nell’ultimo periodo del 2014 (dicembre +7,6% vs dicembre 2013), ma che si era già manifestata nei periodi tipici come i ponti di aprile, i saldi, l’estate turistica.

Il clima di fiducia dei cittadini, ai massimi livelli sia per la situazione finanziaria personale sia per quella economica del Paese, porterà a un deciso aumento delle spese non solo sul canale on-line, che nel 2014 è cresciuto del 22,3% sostenendo di fatto la ripresa, ma anche su quello fisico: in questo, infatti, la crescita sarà rispettivamente del 2,5% nel 2015 e del 2,1% nel 2016 (ritmi mai più sperimentati dal 2011), dopo che il 2014 era stato caratterizzato da un avvicinamento al positivo (-0,2% vs -1,9% nel 2013).

La tendenza dell’e-commerce, invece, vedrà un progressivo rallentamento dovuto a un fisiologico assestamento della fase di sviluppo: la crescita sarà dunque limata di poco più di un paio di punti l’anno, per una previsione di +18,9% per il 2015 e +16,1% per il 2016. Anche nel biennio 2015-2016, inoltre, verrà confermata l’omogeneità territoriale della ripresa avviata nel 2014, quando il recupero è iniziato a partire dalle aree geografiche più dinamiche per poi estendersi a tutta la Penisola.

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Lo scenario macroeconomico più favorevole (calo del prezzo del petrolio, deprezzamento dell’euro e Quantitive Easing) ha contribuito a migliorare le prospettive di una ripresa che, nei prossimi due anni, si baserà sempre più sulla spinta proveniente dalla domanda interna, in particolare sui consumi delle famiglie che costituiranno una leva decisiva per la crescita. Le previsioni qui presentate non tengono conto di eventuali drammatici impatti dovuti all’esito negativo della crisi greca.

In questo contesto, lo sviluppo dei pagamenti elettronici si conferma un elemento fondamentale per l’evoluzione del sistema-Paese e consente all’Italia di avvicinarsi ulteriormente agli Stati Europei più evoluti. Fondamentale, in tal senso, l’innovazione tecnologica sui cui gli operatori del mercato stanno investendo, creando soluzioni di pagamento in linea con le preferenze dei consumatori e che consentono loro un’interazione efficace durante il processo di acquisto.

Nel 2015 e 2016 si assisterà a un’ulteriore spinta sulle nuove tecnologie che, oltre a essere un driver fondamentale dei consumi (+14,3% informatica e beni digitali nel 2014, +7,3% e + 5,6% le previsioni 2015 e 2016), stanno anche contribuendo alla nascita di nuovi modelli di consumo e di acquisto, favorendo la fruizione di beni e servizi e consentendo una più forte interazione fra domanda e offerta.

La crisi economica, ormai lasciata alle spalle, ha mutato i comportamenti di consumo, oggi slegati da comportamenti rinunciatari e di risparmio e diretti alla ricerca del benessere e dell’attenzione alla persona, caratteristica che si consoliderà anche nel prossimo biennio.