Telecom Italia e il Commissario Unico dell’evento più importante dell’anno conversano su ambiente, Ict ed Expo
Lo scorso 18 giugno è stato il TIM Energy Day, un’iniziativa promossa in occasione della Settimana europea dell’energia sostenibile per parlare di “Innovazione tecnologica e futuro sostenibile”. Nello spazio Samsung|TIM all’interno dell’area di Expo Milano 2015, si è discusso dell’impegno di TIM per “la costruzione di una società digitale nel pieno rispetto dell’ambiente”. Marco Patuano, AD Telecom Italia, e Giuseppe Sala, Commissario Unico Expo 2015, hanno parlato di ambiente, Ict ed Expo in un incontro moderato dal giornalista di Radio24 Alessio Maurizi. “Il 100% dell’energia che acquistiamo proviene da fonti rinnovabili – ha dichiarato Patuano – . Risultato importante se pensiamo che siamo il secondo consumatore in Italia…” L’utilizzo di energia è destinato a crescere con la diffusione della fibra e la connessione costante di device, la rete e i data center. La società iperconnessa porta, a giudizio di Patuano, alla necessità di misurare il consumo energetico per GB, dato che ormai i clienti trasportano sulle reti il 30-35% di dati in più anno su anno. “Abbiamo ridotto il consumo energetico dei nostri servizi di quasi il 20% e vogliamo ridurlo nei prossimi 3 anni di un ulteriore 30%”. Sala ha invece sottolineato che la sostenibilità di un evento come Expo è frutto sia dello sforzo da parte del soggetto che organizza, sia dei paesi aderenti. I cardini del progetto sono stati “i sistemi energetici, le reti, la sicurezza e l’edutainment”, mentre si pensa che l’intera superficie attualmente occupata, un milione di metri quadri, verrà destinata alla funzione di polo universitario o per ospitare aziende. “E’ una zona estremamente ben servita dai mezzi pubblici e con un’infrastruttura eccellente. Sempre restando in tema di sostenibilità, il 50% dovrebbe rimanere area verde”. L’Italia ha una delle migliori infrastrutture di rete mobile di 4° generazione in Europa, con l’85 % di copertura sul territorio. Telecom è tra i primi operatori al mondo nell’efficienza della rete, e l’obiettivo è coprire il 95% del mercato con il 4G entro il 2017. Anche la fibra è in crescita e riguarda il 35% delle unità immobiliari. Sempre entro il 2017 l’obiettivo è arrivare al 75%.
Oltre a posare centinaia di chilometri di fibra, e garantire la copertura WiFi e indoor, i padiglioni di Expo si appoggiano al cloud di Telecom, con enormi risparmi di energia elettrica rispetto all’ipotesi che ogni paese avesse dovuto creare la propria infrastruttura in loco. Su questo layer poggiano tutti i livelli tecnologici ulteriori per la realtà aumentata e i sensori. Un quadro molto vasto e complesso che fa di Expo un banco di prova importante, per costruire un modello di smart city replicabile potenzialmente ovunque…
Green Ict: innovare per uno sviluppo sostenibile
Con Roberto Opilio – Direttore Operations Telecom Italia, Luigi Nicolais ‐ Presidente CNR, Mario Molteni – Direttore ALTIS e Marcella Logli – Direttore CSR Telecom Italia si è invece parlato di “Green Ict: innovare per uno sviluppo sostenibile”. “Spendiamo 400 milioni di Euro l’anno in energia, e il consumo tende ad aumentare. Trasportiamo ogni anno sulle nostre reti il 35% in più di GB”, ha spiegato Opilio. In un contesto dove i servizi e la rete continueranno a crescere per supportare l’innovazione, la sfida è quella di contenere i costi senza compromettere lo sviluppo tecnologico. “Il risparmio energetico è ottenibile anche con una maggiore cura nei sistemi di condizionamento. Penso a sistemi di isolamento termico, energia solare, geocooling per i data center. Un’altra strada è utilizzare risorse in comune con altri operatori per tagliare i consumi e avviare tanti micro-progetti di risparmio energetico”. Nicolais ha parlato di “sistemi interoperabili”, cioè che si parlano tra loro per moltiplicare le possibilità della rete, generando informazioni e quindi valore. “L’Italia è tra i primi tre paesi al mondo come produzione di conoscenza, anche se a livello europeo contiamo meno ricercatori degli altri paesi. Il sistema paese ha bisogno di reindustrializzarsi partendo dalla qualità e dall’innovazione dei prodotti”.
Sul versante della responsabilità sociale d’impresa, Molteni ha sottolineato che le iniziative in questo ambito devono essere “rilevanti” – riguardare la qualità della vita, l’ambiente, l’occupazione, la formazione – “rispondere alle esigenze del contesto”, quindi nascere da un dialogo con il territorio, ed essere “innovative”. La vera sfida è “fare il bene della società insieme a quello del business”. Logli ha spiegato che “nel 2014 Telecom ha coronato un percorso iniziato diversi anni fa, di tipo culturale e non solo mandatorio. Telecom è la prima industry al mondo nell’indice del Dow Jones Sustainability Index, l’indice più importante a caratterizzare la bontà delle azioni di corporate social responsibility di un’azienda”. Rientrano in queste prassi i temi della scuola e la sanità, l’attenzione ai diritti umani, all’ambiente, la diffusione della cultura digitale. Accanto al valore economico, l’impresa genera anche un valore sociale, che unito al primo crea un valore condiviso che dà sostanza alla responsabilità sociale a beneficio di tutti. “La capacità operativa ed economica delle corporation è fondamentale per soddisfare le esigenze sociali in tutto il mondo”. E’ stata infine lanciata la piattaforma gratuita di crowdfunding With You We Do “a disposizione di enti, associazioni e cittadini per favorire l’adozione di strumenti digitali” a supporto dell’ambiente, dell’istruzione, della cultura digitale e dell’innovazione. Testimonial Francesco Facchinetti, protagonista di un divertente video per invitare a caricare i progetti sulla piattaforma. Tra coloro che sosterranno un progetto donando almeno 5 Euro fino al termine di novembre, saranno estratti tre fortunati vincitori che potranno vivere una grande esperienza a casa di Francesco.