Stephen Elop lascia Microsoft. C’è Myerson

Doveva essere il sostituto di Ballmer alla guida dell’azienda invece dopo il timone di Nokia lascia anche il gigante di Redmond

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Così come era arrivato, in punta di piedi, se ne va. Stephen Elop, ex amministratore delegato di Nokia, ha lasciato Microsoft assieme a Kirill Tatarinov (Dynamics) ed Eric Rudder (responsabile della campagna “Scroogled”), un cambio che sa più di isolamento che altro. L’azienda ha infatti comunicato: “Stiamo allineando sforzi e capacità per realizzare la nostra strategia. Questi cambi ci consentiranno di offrire prodotti e servizi ai nostri consumatori ad una velocità maggiore“. Insomma, stando alle parole della compagnia, i tre si portavano dietro un fardello troppo pesante per consentire a Microsoft di continuare a correre su quella strada intrapresa dall’arrivo di Satya Nadella, alla cui poltrona proprio Elop sperava di poter sedere dopo l’uscita dal gruppo di Ballmer.

Corsi e ricorsi

In realtà Elop faceva parte già di Microsoft almeno prima di andare a prendere la guida del timone di Nokia negli anni burrascosi del dopo Symbian e dell’arrivo di Windows Phone. Per un caso del destino (oppure no) Elop si era ritrovato in Microsoft dopo l’acquisizione del reparto mobile dell’azienda finlandese. Il ritorno a casa pareva preludere al ruolo dirigenziale per eccellenza, se non altro per le ottime performance ottenute in Nokia almeno prima di soccombere totalmente nelle mani di Windows Phone. Le porte del ruolo dirigenziale lasciato da Elop si aprono ora per Terry Myerson, che guiderà la nuova divisione chiamata Windows and Devices Group che integrerà le finora separate Operating Systems Group e Microsoft Devices Group con un focus specifico sullo sviluppo di Windows 10 per tutte le piattaforme.

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