Il Large Hadron Collider (Lhc) del CERN ha ripreso a lavorare a pieno ritmo e ha prodotto l’energia record di 13 teraelettronvolt
Il giorno in cui i misteri dell’antimateria saranno svelati si fa sempre più vicino. Dopo i test con solo due fasci di protoni effettuati due settimane fa, oggi 3 giugno alle 10:40 il Large Hadron Collider (Lhc) del CERN è riuscito ad accelerare migliaia di raggi di particelle subatomiche con un’energia di 13 teraelettronvolt (TeV), pari a 13mila miliardi di elettronvolt e più di 1 miliardo di collisioni al secondo. “È un passo storico per la fisica e la tecnologia”, ha commentato la fisica Fabiola Gianotti che fra non molto dirigerà la struttura svizzera.
“Le collisioni che abbiamo visto oggi indicano che il lavoro fatto nei passati due anni per preparare e migliorare il nostro acceleratore hanno avuto successo e segnano l’inizio di una nuova era per l’esplorazione dei segreti della natura”, ha dichiarato Tiziano Camporesi, portavoce per l’esperimento CMS. I nuovi studi del CERN permetteranno di trovare nuove conferme della validità del Modello Standard che spiega la struttura dell’Universo e soprattutto consentirà di scoprire di cosa è composta la materia oscura e perché è così rara.