Trend e futuro dell’IT tra cloud ibrido e terza piattaforma
Trasformazione digitale nel segno del cloud ibrido al centro del dibattito nel corso del roadshow di IDC Italia sul tema “Digital Transformation: faster, better, hybrid”, organizzato in collaborazione con EMC, Telecom Italia TIM e VMware. Entro la fine dell’anno in corso, il 65% delle organizzazioni IT dei maggiori player in tutto il mondo avrà adottato il cloud ibrido, secondo le previsioni della società di analisi e consulenza. “Stiamo vivendo una trasformazione epocale del modo di fare business”, ha sottolineato Sergio Patano, Research & Consulting Manager di IDC Italia, che ha condotto l’evento.
Al centro della rivoluzione digitale si trova ciò che la società chiama “Terza Piattaforma”, fatta di cloud, Big Data e analytics, social media e mobility. La situazione in Italia vede un terzo delle risorse destinate ancora a mantenere infrastrutture legacy, mentre a livello europeo il 27% delle imprese ha adottato sistemi coerenti con la terza piattaforma e oltre il 50% ha avviato progetti di riorganizzazione dell’IT negli ultimi 12 mesi.
Videointervista a Davide Riso, Marketing Infrastructure Solution, Telecom Italia TIM
Ma cos’è esattamente la “Trasformazione Digitale” per IDC? “Si tratta di realizzare un’evoluzione profonda dei processi di business”, ha spiegato Patano. “Un concetto che rende bene l’idea è la five-second rule: rispondere alle richieste che pervengono all’azienda in appena cinque secondi… questo significa poter contare su sistemi digitali eccellenti, che offrono il massimo di reattività e adattabilità al mercato”. Il cloud è la strada maestra in questo percorso verso la digitalizzazione. “Tra i benefici del cloud ibrido vi sono la valorizzazione degli investimenti IT, la governance centralizzata di un’infrastruttura anche decentralizzata, l’ottimizzazione di risorse per gestire ogni tipo di workload e l’allineamento tra Line of Business e IT. La To-Do List che proponiamo per una trasformazione di successo suggerisce l’adozione di architetture ibride, una roadmap chiara e condivisa per trasferire le risorse nel cloud , il rispetto degli Sla insieme ai requisiti di sicurezza e compliance, la creazione infine di una cultura aziendale orientata al cambiamento”.
Videointervista a Dario Regazzoni, Presales Manager, EMC Italia
Si è quindi tenuto un momento di confronto con esperienze concrete di cambiamento in chiave digitale, ospite Angelo Redaelli, Direttore ICT di Sacchi Giuseppe, azienda specializzata nella distribuzione e vendita di materiale elettrico. In conclusione si è svolta una tavola rotonda con Stefano Panigada, Specialist ES Manager, EMC, Enzo Bagnacani, Marketing Infrastructure Solutions Director, Telecom Italia TIM e Luca Zerminiani, System Engineer Manager, VMware Italia.
Videointervista a Luca Zerminiani, System Engineer Manager, VMware Italia
Panigada ha parlato di agilità ed efficienza dell’IT aziendale, accesso a risorse qualificate e con skill adeguati e di un nuovo ruolo del CIO come broker di servizi; Bagnacani, di garantire la compliance nello spostamento dei dati tra ambienti on-premise e nel cloud e dei vantaggi delle soluzioni pay-per-use, mentre Zerminiani di interoperabilità tra ambienti legacy e cloud, valorizzazione delle risorse già presenti in azienda insieme alla parallela apertura all’innovazione, e di miglioramento del time-to-market. IDC infine rende noto che “entro il 2017 il 60% delle grandi aziende avrà attivato almeno 10 servizi in public cloud, rendendo necessario l’hybrid cloud come modello per il governo di questi e per l’integrazione di dati, applicazioni e user-experience tra risorse cloud interne ed esterne”.