Facebook: è minimo l’aumento delle donne assunte

Nonostante un 2014 di proclami circa la diversità sul lavoro, le cose sono cambiate in misura ridotta per il colosso social

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Facebook ha assunto circa 3.000 dipendenti nell’arco di 12 mesi eppure i livelli di diversità che si era proposto di raggiungere sono ancora lontani. Proprio un anno fa, il social network e altri big del settore avevano comunicato l’importanza di ottenere un ambiente di lavoro il più eterogeneo possibile tra persone di sesso, razza e religioni diverse. Seppur l’intento fosse dei più nobili, a quanto pare il social network non è riuscito ad aumentare più di tanto la diversità proclamata tanto che dal giugno del 2014 ad oggi, il numero di dipendenti femminili è passato dal 31% al solo 32%.

I motivi

La percentuale di impiegate è inserita in un quadro dove a regnare solo gli uomini asiatici che sul totale di 10.082 dipendenti sono il 55%, due punti in meno della rilevazione precedente. Nel corso dell’ultimo anno, il numero dei lavoratori latini, neri e interrazziali è rimasto pressoché invariato. Stando a diversi report statunitensi, la colpa non sarebbe di Facebook o delle varie Google ed Ebay, ovvero tra le principali fautrici della diversità lavorativa. Il grosso del lavoro dovrebbe infatti essere fatto dalle scuole, soprattutto da quelle specializzate in informatica dove l’apporto degli alunni di razze diverse è una mancanza evidente nel panorama statunitense e mondiale. In poche parole se a rispondere agli annunci specifici sono in gran parte bianchi e asiatici è perché i latini o le persone provenienti da regioni diverse del mondo non sono ancora pienamente indirizzate verso professioni del genere. Inoltre quanto è ancora difficile oggi per una donna, magari di colore, affermarsi in un mondo, quello dell’informatica, ancora dominato dal sesso maschile? Formazione, educazione e orientamento, potrebbero essere queste le parole chiave per aprire ai gruppi minoritari le porte di Facebook e co.

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