CTERA presenta la nuova ricerca 2015 sull’Enterprise Cloud Storage

L’indagine 2015 di CTERA sull’Enterprise Cloud Storage evidenzia preoccupazioni in merito a sicurezza e governance dei dati, mentre prosegue la preferenza verso i cloud privati e privati virtuali. Un’azienda su tre ammette perdite di dati usando servizi file sync & share pubblici, tre intervistati su quattro sono alla ricerca di alternative

CTERA Networks ha presentato la nuova ricerca che sottolinea come la crescita del mercato del cloud storage è sospinta da aziende interessate a questa tecnologia, grazie a una serie di esigenze inerenti l’uso dei file. Il report evidenzia le sfide affrontate dalle società nel fornire servizi di cloud storage e condivisione file riuscendo a ridurre i costi IT e mantenere la sicurezza e il controllo sui dati.

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Questi risultati sono inclusi nell’Enterprise Cloud Storage Report 2015 realizzato da CTERA con la collaborazione della società di ricerca Research Now, che ha consultato 300 professionisti IT. Si tratta del secondo studio annuale di CTERA che mette in risalto lo stato del mercato del cloud storage di fascia Enterprise, riflettendo i fattori che spingono l’adozione dell’Enterprise cloud storage sia privato che pubblico, le sfide che le aziende devono affrontare, e come esse intendono risolvere i nodi della privacy, della sicurezza e della governance dei dati.

I principali risultati della ricerca sono i seguenti:

•       La diffusione delle soluzioni EFSS (Enterprise File Sync and Share) è favorita dalle preoccupazioni inerenti la sicurezza e la governance dei dati negli ambienti Enterprise: infatti il 35% delle aziende ha sperimentato nel 2014 perdite di dati corporate a causa di dipendenti che hanno condiviso file mediante servizi FSS spesso non autorizzati (un incremento del 4% dal 2013). Questa tendenza è probabilmente destinata ad aumentare man mano che le aziende cercheranno di ottenere maggiore visibilità e controllo sulle informazioni residenti nel cloud. Per esempio, l’83% delle aziende ha stabilito policy interne che impediscono l’uso di determinate soluzioni SaaS per la condivisione dei file o lo proibiscono del tutto.

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•       Esistono enormi opportunità perché i provider di strumenti per cloud storage privati e coloro che forniscono storage secondo il modello IaaS (Infrastructure-as-a-Service) possano ridurre i costi, pur mantenendo sicurezza e controllo. Quasi tre aziende su quattro (73%) hanno implementato o stanno considerando di adottare un’alternativa ai servizi FSS pubblici; di queste, due terzi preferiscono soluzioni cloud storage “private virtuali” rispetto alle soluzioni SaaS. Inoltre, il 59% di queste aziende ha indicato di preferire una soluzione FSS in cloud privato implementata o su un’infrastruttura hosted (privata virtuale) o all’interno del proprio datacenter.

•       I gateway per cloud storage stanno sostituendo e ampliando i file server e lo storage su supporto magnetico tradizionale, in particolare negli ambienti ROBO (Remote Office / Branch Office). Un terzo (33%) di tutte le aziende con oltre 50 ROBO e il 27% di tutte le aziende in generale hanno implementato gateway per cloud storage on-premise che supportano cloud sia pubblici che privati. Inoltre, il 36% di tutte le aziende sta attualmente considerando l’implementazione di gateway per cloud storage.

•       Le aziende sono sotto pressione per adottare soluzioni per cloud storage moderne in grado di fornire visibilità e controllo come richiesto dalle esigenze interne e dalle normative di settore. Il 42% delle aziende operanti in settori fortemente regolamentati, come servizi finanziari, pubblica amministrazione e biofarma e il 40% delle realtà con oltre 10.000 dipendenti preferiscono un cloud totalmente privato non basato su infrastrutture hosted esterne.

“Il cloud storage sta semplificando e accelerando i servizi dati nell’intero ambito Enterprise. Tuttavia un crescente numero di episodi di perdita di dati e un desiderio di esercitare un superiore controllo sulla condivisione dei file e sulla protezione dei dati sta spingendo le aziende a studiare e implementare alternative ai servizi cloud storage pubblici”, ha dichiarato Donato Antonangeli, Regional Director di CTERA. “La seconda edizione del nostro studio mostra come la tendenza stia continuando, a documentazione di come le aziende stiano avvalendosi del cloud storage per aumentare l’efficienza e ridurre i costi affrontando nel contempo i requisiti di sicurezza, controllo e governance con topologie private virtuali o completamente private”.

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Il report può essere scaricato a questo indirizzo.

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