Nel 2016 l’acceleratore di particelle Sesame diverrà operativo. Il CERN del Medio Oriente unisce Iran, Israele e ANP
Da decenni Israele è in conflitto con i suoi vicini arabi ma in nome della scienza può esserci pace. Ieri presso l’università La Sapienza di Roma è stato presentato Sesame (Synchrotron-light for Experimental Science and Applications in the Middle East) un acceleratore di particelle realizzato dalla collaborazione fra Israele, Iran, l’autorità palestinese e molti altri paesi. Il super microscopio, che entrerà in funzione nel 2016, è già stato ribattezzato il CERN del Medio Oriente.
Sesame: la scienza che lavora per la pace
Sesame è in corso di costruzione nei pressi di Amman, in Giordania. Il sincrotrone, così viene definito questo tipo di struttura, permette di accelerare gli elettroni fino a raggiungere velocità prossime a quelle della luce e di studiare strutture infinitamente piccole come le cellule o i nanomateriali. Al progetto, che è nato sotto il patrocinato dell’Unesco, partecipano: Israele, Iran, l’Autorità Nazionale Palestinese, Bahrain, Cipro, Egitto, Giordania, Pakistan, Turchia, Italia, Francia, Spagna, Brasile, Cina, Germania, Grecia, Giappone, Kuwait, Russia, Svezia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito.
Proprio il nostro Paese avrà un ruolo di primo piano nella realizzazione di Sesame. Miur, Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), La Sapienza di Roma e la città della Scienza di Napoli finanzieranno la struttura con 5 milioni di euro e il suo direttore scientifico sarà il ricercatore italiano, Giorgio Paolucci. “Sesame è un’organizzazione scientifica al servizio della pace”, ha dichiarato il presidente di Sesame e docente presso l’Università di Oxford, Chris Llewellyn Smith.
Nel frattempo, il CERN di Losanna ha ripreso le sue attività dopo 2 anni di riposo. Il prossimo obiettivo dell’acceleratore di particelle svizzero sarà quello di scoprire i segreti dell’antimateria.