Dopo anni di modifiche fraudolente, Big G ha deciso di bloccare in via temporanea la piattaforma per personalizzare le sue mappe
Uno dei più grandi vantaggi di Google Maps era (è) il supporto della community. Strade chiuse, nuovi svincoli, sensi vietati: tutte le ultime indicazioni potevano essere integrate all’interno della piattaforma attraverso i suggerimenti degli utenti. Ma non tutti gli utilizzatori del servizio di mappe avevano questo spiccato senso di etica digitale tanto che in molti apportavano modifiche solo per recare danno e depistare. E per questo Google ha sospeso temporaneamente Map Maker, lo strumento accessibile a tutti per la modifica della cartografia, dopo una serie di aggiornamenti falsi attuati apposta da cosiddetti troll della rete pronti a rovinare l’affidabilità del sito.
Android e Apple
In realtà sono anni che diverse persone inseriscono scherzetti del genere dentro Google Maps. Non si tratta di foto o panoramiche ma di nomi di strutture ricettive, negozi o luoghi pubblici erroneamente localizzati dove non dovrebbero. A quanto pare le due ultime vicende che hanno spinto Google a chiudere per ora Map Maker sarebbero l’individuazione di Edward Snowden all’interno della casa bianca e l’immagine di Android che urina sul logo Apple in un non ben precisato luogo del globo. Due casi che hanno messo in discussione la validità del controllo di Google sulle richieste di modifica fatte dai navigatori che avrebbero trovato il modo di creare falsi certificati per pubblicare quello che vogliono su Maps. Per evitare altri inconvenienti del genere Big G ha deciso di dire basta chiudendo Map Maker con un semplice banner che compare quando si effettua l’accesso al portale. Fino a quando? Non è dato saperlo.