Opportunità emergenti attraverso l’innovazione digitale

Oggi, il mondo bancario sta attraversando un periodo di trasformazione sia in termini organizzativi che nelle modalità di interazione con i propri clienti.

I cambiamenti in atto in questo settore sono legati alla pressione sui risultati, dovuta anche alla recessione economica e alla crescente sfida competitiva, nonché alla necessità di ridurre i costi di struttura e mantenimento – pensiamo che la sola compliance assorbe 2/3 delle risorse disponibili. La redditività, infine, è crollata negli ultimi anni – con il ROE del settore in Europa sceso da oltre il 15% nel periodo pre-crisi a meno del 3% nel periodo attuale. Negli ultimi anni, inoltre, le nuove tecnologie digitali hanno progressivamente rivoluzionato la società moderna e il mondo delle imprese, determinando l’emergere di nuovi bisogni, ai quali anche il mondo bancario deve necessariamente adeguarsi.

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L’uso quotidiano e la larga diffusione di nuove tecnologie, infatti, destabilizzano il “business-as-usual” e aprono possibilità prima precluse, delineando nuove opportunità secondo regole non convenzionali. Cambiano le aspettative dei clienti, sulla base delle esperienze digitali in ambito consumer e business e, per la prima volta nella storia, nuovi player digitali possono trovarsi in una posizione di vantaggio rispetto ai giganti globali. È la cosiddetta “third revolution”, che, come accadde per Internet, può cambiare il paradigma e disintermediare gli attori tradizionali, creando nuovi business model. Ecco perché, anche se in futuro ci sarà sempre bisogno del banking, ritengo che la banca dovrà cambiare per esserci.

Per poter rispondere a tali sfide che mettono di fatto in discussione il modello tradizionale delle banche, è imprescindibile un percorso di trasformazione digitale che dia maggiore agilità al settore bancario e più velocemente possibile. I fattori chiave per questa trasformazione riguardano: la visione strategica e la capacità implementativa; l’organizzazione e l’evoluzione delle competenze delle risorse umane; le tecnologie abilitanti; l’implementazione di progetti di cyber security, cruciale in un contesto digitale.

Un primo elemento è la revisione del modello delle filiali e dei modelli di servizio, basati su parametri
di innovazione, efficienza e sostenibilità. Le banche devono evolvere verso sistemi aperti, sicuri,
Open Standard, ponendo così le basi per una nuova banca, più “agile”, in grado di fornire ai clienti servizi innovativi e ad alto valore, perseguendo al contempo nuove aree di profitto e di efficienza. In questa logica di digital transformation, HP ha recentemente siglato un contratto pluriennale con Deutsche Bank per la trasformazione dell’ambiente tecnologico: da data center tradizionali a data center basati su una infrastruttura e piattaforme HP-Cloud.

“The Connected Banking Report 2015”, realizzato da HP in collaborazione con Ambrosetti e presentato in occasione del recente Workshop Mercati Finanziari, ha l’obiettivo di evidenziare le opportunità emergenti attraverso l’innovazione digitale. HP ha contribuito con le proprie competenze e risorse a questo studio perché riconosce il valore del sistema bancario come elemento strategico per lo sviluppo dell’Italia. Siamo parte dell’ecosistema che ne può attivare la trasformazione e per questo vogliamo contribuire ora: nel momento della svolta per il nostro Paese.

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Stefano Venturi, amministratore delegato del Gruppo HP in Italia e corporate vice president Hewlett-Packard