Italtel, l’innovazione premia. Reti, VoIP e nuovi servizi

Sempre più attiva nel mondo enterprise e della PA, la storica società dell’ICT si espande ulteriormente all’estero e vede avvicinarsi il momento del ritorno dell’utile

Storico fornitore degli operatori di telecomunicazioni, da tempo Italtel ha cambiato pelle, rivolgendosi sempre più ai mercati enterprise e pubblica amministrazione, con un’offerta tecnologica che abbraccia i segmenti più strategici. La chiave della trasformazione è un deciso rilancio nella Ricerca & Sviluppo, con un’innovazione che «consolida e arricchisce le forti competenze tecniche nell’area delle telecomunicazioni, puntando sempre più sull’integrazione delle diverse tecnologie che caratterizzano oggi le reti e l’IT» – spiega Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel, illustrando a Data Manager il nuovo volto dell’azienda. Tra i punti centrali, la crescente internazionalizzazione. «Quasi il 45% dei circa 400 milioni di euro di ricavi del 2014 – sottolinea Pileri – è stato realizzato all’estero, con presenza in paesi come Germania, Francia e Spagna, ma anche in aree quali Brasile, Perù, Colombia e Argentina». I risultati finanziari mostrano di premiare questa strategia, con una crescita del volume d’affari che nel 2014 è stata pari al 7% rispetto all’anno precedente, mentre il margine operativo lordo ha visto un incremento del 3,5%, attestandosi su 34 milioni di euro, pari all’8% dei ricavi. In sostanza, evidenzia Pileri, «l’azienda sta procedendo verso un ritorno all’utile, nel solco del suo piano industriale».

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Tra VoIP e nuovi servizi

Le comunicazioni (voce, video, dati), rimangono naturalmente al centro dell’attenzione della società, ma nel corso degli anni hanno visto crescere un’offerta sempre più articolata di nuovi soluzioni. A cominciare dalla suite Collaboration At Work, con la quale «vengono affrontate le crescenti esigenze che le aziende hanno di operare in mobilità, con l’integrazione di tutti gli strumenti di comunicazione, anche video, in un singolo ambiente, con univocità di indirizzo, possibilità di utilizzo di tutti i dispositivi e un costante uso delle tecnologie VoIP» – sintetizza Pileri. Non a caso, tra le caratteristiche principali di Collaboration At Work vi sono la semplicità d’uso e la flessibilità: la gestione di una comunicazione video è del tutto analoga a una chiamata vocale, mentre la raggiungibilità e la mobilità degli utenti aziendali sono valorizzate dal fatto che ogni dipendente è univocamente identificato da un singolo numero, pur potendo essere raggiunto contemporaneamente su differenti terminali e potendo commutare la chiamata dall’uno all’altro.

Andando oltre nel tema della voce, Italtel ha recentemente proposto sul mercato la soluzione Embrace, sottintendendo “your customers”, cioè “abbraccia i clienti”, che permette alle aziende di effettuare e ricevere chiamate video e audio grazie a un ampio set di servizi di collaboration e di conference direttamente dal browser, senza la necessità di installare alcun client. «Il sistema si basa sul paradigma WebRTC, una tecnologia incorporata nei browser, che non ha bisogno di alcuna app specifica e che soprattutto dispone già di numerose API in grado di replicarne l’uso in numerosi contesti verticali, come per esempio in ambito bancario o sanitario, allo scopo di fornire servizi sempre più immediati e fruibili a clienti e utenti» – fa notare Pileri.

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Verso le nuove reti

Ma gli esempi di innovazione targata Italtel sono molteplici, grazie all’attività di Ricerca & Sviluppo che oggi è focalizzata soprattutto su due filoni principali. Da una parte, c’è l’interoperabilità delle reti: quelle di nuova generazione (NGN) che sono totalmente realizzate secondo il protocollo IP e devono “parlare” tra loro e con quelle tradizionali (TDM). Quindi, per svolgere questo compito di raccordo tecnologico per far evolvere le reti tradizionali verso le nuove, Italtel propone una famiglia di prodotti di interoperabilità denominati NetMatch. Dall’altra parte, c’è il filone della trasformazione cloud delle reti, che saranno più semplici, più capaci e con maggiore qualità del servizio. La loro intelligenza sarà concentrata in data center con tecnologie cloud, ma l’intelligenza necessaria alle funzioni di rete, all’erogazione dei servizi e alla gestione sarà progressivamente virtualizzata nel cloud, secondo gli standard ormai conclamati del Software Defined Networking (SDN) e della Network Function Virtualization (NFV). Come dire che il futuro è già qui. Grazie anche a Italtel.