È in corso una vera battaglia tra le aziende del paese per accaparrarsi la produzione del nuovo smartphone di Google
Non sappiamo ancora che marchio avrà il nuovo Nexus ma è certo che arriverà da un brand cinese. Google sta ancora valutando quale compagnia produrrà la nuova generazione di smartphone ma la scelta ricadrà quasi sicuramente su un’azienda nata in Cina. Finora le concorrenti più accreditate sono Lenovo, Xiaomi Technology, Huawei ed LG, con quest’ultima unica sudcoreana tra un trittico tutto rosso. Alcune fonti, come l’esperto Digitimes, credono che seppur LG sia il produttore più blasonato tra quelli menzionati, Google possa sceglierne uno che porti il suo prodotto in vetta alle vendite asiatiche, proprio grazie al richiamo di un vendor nazionale. Più che per la qualità e la possibilità di innovare con il nuovo Nexus, sembra infatti che l’obiettivo numero uno di Larry Page e Sergey Brin sia quello di accaparrarsi una grande fetta di clienti cinesi spostando l’interesse verso la serie Nexus dall’Occidente all’Oriente.
Repubblica Popolare della mobilità
Non c’è dubbio che il mercato cinese sia uno dei più floridi dal punto di vista smartphone e non è un segreto che Google abbia da sempre incontrato difficoltà nello sfondare in questa particolare zona del mondo. È infatti riconosciuto l’ostracismo del governo verso i prodotti di Big G tanto da vietare la navigazione sul motore di ricerca omonimo e l’accesso ad altri servizi della multinazionale statunitense. Dal canto suo Google le sta davvero tentando tutte pur di entrare nell’enorme giro d’affari che circonda l’hi-tech della repubblica popolare, guardando non solo allo sviluppo di nuove soluzioni software ma anche hardware. Al momento i tre contendenti cinesi hanno uguali possibilità di diventare gli artefici del nuovo Nexus: Lenovo, che ha acquisito Motorola proprio da Google lo scorso anno ha sicuramente le chance più alte ma Xiaomi, che vanta come vice presidente delle vendite globali Hugo Barra un ex dirigente di Mountain View e Huawei, le cui quotazioni sono in crescita anche in Europa, sperano di poter accorciare le distanze e giocarsela a viso aperto; sempre che LG sia d’accordo.