Analytics, cloud e sicurezza. Grandi Navi Veloci ha riposizionato la sua offerta, concentrando il suo business sulla sponda sud del Mediterraneo.
Con 10 navi e circa 1.200 dipendenti, la compagnia opera su otto collegamenti con Marocco, Tunisia, Spagna e Francia e cinque rotte nazionali verso la Sicilia e la Sardegna. Nel 2013, ha raggiunto un giro di affari di 333,8 milioni di euro con una rilevante ricaduta economica su tutto l’indotto.
L’innovazione fa parte del codice genetico dell’azienda e il processo di evoluzione ha riguardato il marketing, la sicurezza e le operations. Tutte le compagnie di navigazione hanno ridisegnato i modelli di deployment delle flotte a cominciare dalla ridefinizione dei processi interni.
Per un lungo arco di tempo, il processo di revenue management che permetteva di ottimizzare la capacità nave attraverso la gestione della leva dei prezzi è stato il cuore della strategia di business nel settore dei trasporti. Oggi, questo approccio è mutato in maniera radicale e l’analisi dei dati ci ha portato a un cambiamento di tutta la struttura aziendale. E il progetto di analisi della customer experience che stiamo portando a compimento sta avendo un impatto positivo su tutta l’organizzazione.
Sul fronte del risparmio energetico, abbiamo invece completato l’implementazione del sistema di ventilazione nell’apparato motore e nel locale generatori che ci permette di ottimizzare i consumi. La soluzione adottata calcola la portata d’aria sulla base delle necessità e la regola in modo automatizzato.
Le navi sono unità operative in movimento con una gestione dei processi molto particolare.
Connettività, logistica, approvvigionamenti e prenotazioni sono aspetti molto critici del nostro business che richiedono soluzioni centralizzate e integrate. Il processo di spesa dell’IT in GNV è sempre stato molto illuminato: se i progetti presentati al board sono solidi e validi allora c’è sempre il semaforo verde.
Per rispondere in maniera proattiva ai cambiamenti del mercato che hanno spazzato via molti operatori, ci siamo riposizionati a livello di rotte su nuovi mercati. Abbiamo un contact center proprietario gestito direttamente che lavora molto bene e abbiamo deciso di fare un percorso di targetizzazione della clientela e di analisi delle informazioni che avevamo già all’interno dei nostri data base. E adesso stiamo lavorando a un progetto di analisi della customer base che mette insieme CRM, contact center e piattaforma web.
La sicurezza a bordo delle nostre navi è garantita da sistemi di sorveglianza con standard elevatissimi sia dal punto di vista del monitoraggio dei passeggeri sia del contenimento degli incidenti all’interno di aree sensibili. E in questo periodo di vulnerabilità agli attacchi terroristici, collaboriamo quotidianamente con le autorità di polizia italiane ed europee.
L’architettura di cloud ibrido è una grande opportunità. In questo caso particolare, il paradigma tecnologico va coniugato con un mix di soluzioni differenti: connessione satellitare, Wi-Fi, WiMAX. Tutte le nostre navi hanno server già virtualizzati e questo ci consente di attivare lo scambio di informazioni nei momenti giusti della navigazione. In porto, siamo dotati di una banda importante proprietaria su ponti Wi-Fi e di un sistema efficiente di scambio dati e sincronizzazione delle comunicazioni.
Stiamo anche per lanciare un progetto su cloud pubblico rivolto al personale che presta servizio a bordo delle navi, ma che non ha accesso ad alcuna forma di connettività aziendale. Questo servizio metterà a disposizione funzionalità di MDM e EMM su qualsiasi piattaforma e da ogni tipo di device e permetterà anche di sviluppare un maggiore spirito di community.
Paolo Beatini, CIO di Grandi Navi Veloci – GNV