Google si scusa per i commenti razzisti su Google Maps

Google si scusa per i commenti razzisti su Google Maps

Google si è scusata per la presenza di commenti razzisti associati alla Casa Bianca su Google Maps

Google ha ammesso il suo errore e ha chiesto scusa per i commenti razzisti apparsi su Google Maps. La vicende nasce in seguito alla segnalazione di un lettore del Washington Post che ha scoperto che inserendo le chiave di ricerca “nigga” e “nigger” (due termini che vengono utilizzati per descrivere le persone di colore in senso dispregiativo) insieme alle parole “house” e “Washington”, l’utente veniva reindirizzato all’indirizzo della Casa Bianca. Le scuse di Big G, che ha reso disponibile il suo servizio di localizzazione anche su dispositivi wearable, arrivano a pochi giorni dalla chiusura di Map Maker a causa dei troppi suggerimenti sbagliati e offensivi da parte dei troll.

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Google si scusa: “Ci scusiamo per le offese, in futuro faremo meglio”

Google, che grazie all’estensione per Chrome Google Tone permette di scambiare link da un dispositvo ad un altro tramite particolari suoni,  ha pubblicato le sue scuse ufficiali in un post sul proprio blog e ha assicurato che il problema sarà risolto con un aggiornamento dell’algoritmo che regola le ricerche all’interno di Google Maps. Big G ha spiegato che il sistema si basa sui contenuti online che riguardano determinati luoghi e la comparsa di commenti razzisti è dovuta al fatto che numerosi utenti associano alla Casa Bianca aggettivi offensivi. “Ci scusiamo sinceramente per l’offesa arrecata – ha scritto Jen Fitzpatrick, vice president Engineering & Product Management – e ci impegniamo a fare meglio in futuro”.

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