Il social network rende disponibili direttamente nei news feed le notifiche sui bambini scomparsi
La scomparsa e il mancato ritrovamento di minori è una piaga ancora pesante nel 2015, non solo in Europa ma in qualsiasi parte del mondo. Per questo Facebook ha deciso di affiancare la polizia canadese nella sensibilizzazione e soprattutto nell’aiuto concreto alla ricerca di persone e bambini scomparsi con Amber Alert, un programma specifico che vede nei social network un supporto essenziale alle indagini. L’obiettivo è quello di far girare in rete una serie di avvisi che siano chiari, identificabili e condivisibili con tutti i propri amici così da espandere il più possibile la fetta di iscritti che possano leggerlo.
Avvisi geo-localizzati
In casi del genere la tempestività è essenziale. “Ciò che rende il sistema unico e speciale è che mostreremo i messaggi solo alle persone che vivono in una certa area del Canada” – ha spiegato Facebook alla CTV nazionale. Non ci saranno dunque avvisi disponibili ovunque e per chiunque ma come avviene per i post sponsorizzati si tratterà di messaggi visibili solo a chi vive in parti del paese che rientrano nell’area di ricerca, almeno in un primo momento. “PEr questo se un bambino viene perso ad Ottawa, chi vive a Toronto non leggerà nulla. Le informazioni ci servono corrette e il dubbio che possano arrivare furvianti a chilometri di distanza è reale”. Amber Alert si accinge dunque ad essere uno strumento fondamentale per aiutare forze locali durante le ricerche di scomparsi. Si può benissimo pensare che dopo un perigli utenti del web per ottenere ulteriori informazioni e velocizzare le indagini. In Italia ad esempio abbiamo l’Agente Lisa che su Facebook e Twitter avvisa quasi in tempo reale degli eventi di cronaca più importanti che coinvolgono le forze dell’ordine tricolore.