In un primo momento sembrava solo un errore e invece ora c’è la conferma di Myerson. Ma c’è un però
Quando qualche settimana dopo la presentazione di Windows 10 si era vociferato della possibilità, per chi avesse una copia non originale di un Windows precedente, di aggiornare gratuitamente all’ultima versione la community di appassionati si era indignata contro Terry Myerson, vice presidente esecutivo del settore sistemi operativi di Microsoft. Il problema non è tanto etico quanto funzionale: i beta tester di Windows 10 non possono ottenere una versione definitiva mentre qualsiasi persona con una copia pirata si? Allora non conta nulla aver aiutato Microsoft nel migliorare il suo OS prima di un rilascio globale? A quanto pare no, ma c’è un però.
Pirata (non) è meglio
Terry Myerson è tornato a scrivere tra le pagine del blog ufficiale di Windows spiegando meglio come stanno le cose riguardo all’upgrade gratuito. Nell’ottica di limitare l’emorragia di utenti che periodicamente abbandonano Windows in Cina, l’azienda offrirà l’aggiornamento gratuito nel paese a chiunque, anche alle persone con una copia non genuina di Windows 7 o 8.1. Questo permetterà da un lato di aumentare il numero di utilizzatori e dall’altro di accrescere sensibilmente il business intorno all’OS. Ma in che modo se verrà distribuito gratis?
Non genuino e poco sicuro
Myerson ha spiegato che chiunque possegga un Windows piratato, e quindi con la dicitura in basso a destra della non originalità, potrà aggiornare a Windows 10 ma mantenendo lo stesso status, ovvero l’assenza del prodotto genuino e di alcune feature essenziali come gli update di sicurezza rilasciati direttamente da Microsoft e da terzi per i loro prodotti. Quindi è pur vero che anche i pirati potranno avere il loro Windows 10 ma senza trasformarlo da brutto anatroccolo a cigno; se non è originale tale rimarrà anche dopo l’upgrade almeno fino a quando si effettuerà il pagamento richiesto per ottenere una copia originale. “Per questo stiamo concludendo accordi con vari distributori per offrire licenze a prezzi interessanti e permettere a chi lo voglia di passare da un sistema operativo obsoleto e non protetto ad uno ufficiale e sicuro”.