Un progetto italiano vince lo Starting Grant dell’European Research Council

Barbara Caputo ha portato a casa il prestigioso premio grazie a un progetto su un’intelligenza artificiale che aiuti anziani e disabili

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Il robot in sé ancora non esiste ma se a vincere è l’idea, allora il futuro è più che roseo. Anzi rosa visto che a capo del progetto che si è aggiudicato lo Starting Grant dell’European Research Council (ERC) c’è Barbara Caputo, italiana fino al midollo. Il riconoscimento assegnatole vale 1 milione e mezzo di euro che verranno utilizzati per portare avanti le ricerche nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla robotica e in particolare allo sviluppo di automi in grado di supportare persone con disabilità e anziani.

Surfing the web

Certo l’obiettivo non è semplice e in realtà nemmeno così nuovo se non per un particolare. Più che immagazzinare tutte le informazioni dentro il “cervello” del robot, Caputo ha pensato bene di permettere alle macchine di avere una base critica ma anche di aggiornarsi periodicamente secondo le esigenze prendendo informazioni dai dati disponibili su internet, proprio come gli uomini fanno utilizzando Google. “Quando non so una cosa, che faccio? Imparo da sola, accendo un PC e cerco su Google – spiega – così ho pensato perché non farlo fare a loro? Il fulcro del problema è permettere ad un robot di andare sul web per riuscire a trovare quello che serve”. Più che un’opzione è una vera necessità visto che le macchine non riescono ancora a gestire gli imprevisti. Ci penserà a portarle ad un livello superiore entro i prossimi 5 anni il laboratorio ALCOR del DIAG dove Barbara Caputo guida dal 2013 il gruppo Visual and Multimodal Applied Learning (VALE).

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