La terza edizione di Smau Torino si conclude oggi con la consegna del Premio Smart Communities a IREN, SMAT – Società Metropolitana Acque di Torino, il Politecnico di Torino – iXem Labs, il Comune di Taggia e il Comune di Fossano. Presentato oggi anche il progetto PAOC 2020, la Community delle Pubbliche Amministrazioni per innovare le Politiche di Coesione
Si conclude oggi la terza edizione di Smau Torino che, in questi due giorni, ha presentato al pubblico di imprese e pubbliche amministrazioni 35 startup, 60 workshop gratuiti e oltre 100 prodotti e soluzioni per il mondo delle imprese. Più di 800 gli attestati consegnati nell’ambito della Digital Champions Academy ai visitatori che hanno partecipato ai percorsi organizzati dai Digital Champions e Smau volti a diffondere la cultura dell’innovazione nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione. 13 i premi consegnati nell’arco dei 2 giorni ad aziende, startup e comuni ed enti locali del Nordovest.
A commento di questa edizione Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau dichiara: “Le imprese del Piemonte che in questi due giorni hanno partecipato a Smau hanno dimostrato di essere pronte a cogliere le opportunità offerte dai nuovi modelli di innovazione aperta che vedono l’impresa al centro supportata da un ecosistema dell’innovazione che include startup, centri di ricerca, incubatori ed acceleratori. Tutto questo oggi non solo è possibile ma è facilitato dalle moderne tecnologie digitali e relativi operatori che in Smau hanno trovato un terreno fertile per avviare una piena integrazione con le imprese tradizionali, di tutte le dimensioni, prime tra tutte quelle appartenenti al sistema manifatturiero. Smau rientrerà nel calendario di eventi b2b di Expo 2015: ad ottobre, infatti, realizzerà gli Stati Nazionali dell’Innovazione con tutte le Regioni d’Italia presenti. Siamo sicuri che questo Piemonte sarà tra le scoperte più belle per il pubblico di operatori internazionali.”
A queste parole seguono quelle di Giuseppina de Santis che ai microfoni della Smau TV ha fatto il punto sulle attività realizzate dalla Regione Piemonte a supporto dell’innovazione: “La Regione Piemonte ha concentrato sul tema dell’innovazione e della Ricerca quasi il 40% dei fondi europei della prossima programmazione. Le imprese presenti a Smau e gli imprenditori premiati in questi due giorni ci dicono che la grande scommessa dei prossimi anni è quello di passare da singoli progetti di innovazione alla creazione di un ecosistema: un ambiente favorevole all’innovazione e agli imprenditori che vogliono innovare che aiuti non solo le imprese hi tech ma tutto il mondo della manifatturiera, parte fondamentale della tradizione piemontese ad essere competitiva. Quando infatti la tecnologia sposa la tradizione manifatturiera il risultato è eccezionale.”
La seconda giornata di Smau è stata l’occasione per consegnare il Premio Smart Communities ai più innovativi progetti di sviluppo in chiave Smart Communities. A ricevere i riconoscimenti sono stati 5 comuni ed enti pubblici del Nordovest: IREN, SMAT – Società Metropolitana Acque di Torino, il Politecnico di Torino – iXem Labs, il Comune di Taggia e il Comune di Fossano. A consegnare il premio è intervenuto Enzo Lavolta, Assessore Sviluppo e Innovazione Città di Torino.
Prima della premiazione nell’ambito di una tavola rotonda in cui sono intervenuti Giuliano Noci, del Politecnico di Milano, Federico Lasco, Dirigente dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Antonella Galdi, Vice-Segretario di Anci, Mario Calderini, Presidente del Comitato Tecnico Comunità Intelligenti AgID è stato presentato l’Accordo di Programma, stipulato fra il Politecnico di Milano e l’Agenzia per la Coesione Territoriale. “L’accordo – come afferma Giuliano Noci del Politecnico di Milano – rappresenta, all’alba della Programmazione 2014-2020, una grande opportunità per sviluppare attività di ricerca con importanti e concrete ricadute per la Pubblica Amministrazione italiana nell’utilizzo di finanziamenti per lo sviluppo delle Politiche di Coesione. La collaborazione con l’Agenzia si sviluppa lungo diverse linee di intervento fra loro fortemente interconnesse, tra cui la prima, denominata PAOC2020, vuole contribuire allo sviluppo di uno strumento operativo di community, che unisce sinergicamente il mondo della PA e dell’impresa, per promuovere e sostenere l’effettiva attuazione dei processi di Riuso – oggi poco più che lettera morta, ma importante leva di efficienza – delle soluzioni pubbliche, nella direzione di capitalizzare gli investimenti sostenuti, far emergere i centri di competenza sparsi sul territorio italiano e promuoverne una diffusione.”
A queste parole seguono quelle di Federico Lasco: “Il partenariato tra l’Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT) e il Politecnico di Milano, che nei prossimi mesi darà vita alla Community PAOC 2020, è iniziativa di frontiera per promuovere il modello di open innovation nella Pubblica Amministrazione italiana impegnata ad attuare gli investimenti per lo sviluppo del Paese cofinanziati dall’Unione Europea. Con lo sviluppo di PAOC, ACT arricchisce il menù di strumenti a servizio di chi usa i finanziamenti delle Politiche per la Coesione: proponendo modelli organizzativi e soluzioni tecnologiche condivisi per una gestione di programmi e progetti orientata all’innovazione, alla qualità e alla rapidità della spesa pubblica. Lo fa mettendo a fattor comune le migliori esperienze che la PA innovativa ha sperimentato e testato con successo negli ultimi anni.”
“Nel panorama Smart City & Communities sono ormai molteplici le iniziative ed esperienze sviluppate dai Comuni e dalle PA con logiche spesso bottom-up. – Ha aggiunto Mario Calderini, Presidente del Comitato Tecnico Comunità Intelligenti AgID – In questo contesto, per assicurare una diffusione ad ampio spettro delle esperienze garantendo scalabilità e replicabilità, una soft governance istituzionale risulta necessaria. Ad oggi, nonostante l’impianto legislativo riconosca all’AgID un ruolo di coordinamento, l’agenda politica risulta poco chiara con diverse iniziative parallele ridondanti. Il progetto PAOC mira a realizzare i principali fattori abilitanti per la scalabilità delle esperienze che impattino sulla qualità di vita dei cittadini: gli strumenti finanziari innovativi, le metriche di misurazione dei progetti e degli impatti, ed una piattaforma per l’interoperabilità e la replicabilità dei progetti.”
La seconda giornata di Smau Torino si è conclusa con la premiazione dei vincitori del concorso “Che fine ha fatto il tuo Server”. Kreshnik Cashai ha ricevuto il primo premio estratto: una Apple TV, mentre Stefania Lovaglio, Gaetano d’Alessio e Fabio Musso sono stati estratti per vincere un TILE. L’ Iniziativa è stata realizzata da Clouditalia per far testare concretamente il significato in termini di business di un’infrastruttura cloud e la graduale scomparsa dei server fisici. Infatti come dichiara Francesco Baroncelli – Direttore Mercato e Operations, Clouditalia: “In queste due giornate siamo entrati in contatto con clienti finali, professionisti del settore ICT ed imprese con l’esigenza di migliorare la propria competitività. Clouditalia ha parlato con i visitatori di SMAU partendo da un gioco: “Che fine ha fatto il tuo server?”. Dietro ad un contest apparentemente ludico sono nate molte riflessioni sulle ragioni della graduale scomparsa del server fisico e della sempre più diffusa adozione delle soluzioni Cloud. Abbiamo ascoltato con attenzione i nostri visitatori che ci hanno confermato le dinamiche del mercato delle PMI italiane. Infatti il primo responsabile della crescita di soluzioni virtuali è ancora il saving di costi, ma a fianco di questa motivazione si impone con decisione l’esigenza di un modello tecnologico e di business più performante e flessibile. Per premiare chi ci ha dedicato il suo tempo ed ha approfondito la conoscenza con le soluzioni Clouditalia per l’infrastruttura e per le telecomunicazioni il contest non poteva non riservare un premio estratto a sorte e consegnato al vincitore proprio nel finale di questa bella tappa di Smau.”
Tra gli stand gande attenzione anche per le soluzioni di Telecom Italia TIM, come infatti afferma Marco Briasco, responsabile Strategic Public – Business Nord Ovest di Telecom Italia. “Nel corso della partecipazione a Smau Torino abbiamo registrato un forte interesse verso le nostre innovative soluzioni di cloud computing e per le iniziative rivolte al mondo delle start up. Si tratta di segnali positivi che confermano il nostro impegno nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia al servizio delle imprese e delle istituzioni locali, favorendone la crescita e lo sviluppo attraverso la diffusione di soluzioni digitali”
Comune di Taggia – SMARTA, l’app per scoprire e vivere il territorio
Grazie a SMARTA il Comune di Taggia informa in maniera ‘smart’ e costante i propri cittadini sugli eventi culturali in programma e accompagna i turisti alla scoperta del territorio. Il progetto è stato sviluppato dall’Assessorato al Turismo con un gruppo di volenterosi e motivati cittadini che hanno realizzato una web app a costo zero, fruibile anche da tablet e smartphone, grazie alla realizzazione di una cross-platform. Nasce così uno strumento innovativo che include tutte le informazioni turistiche, gli eventi, le strutture ricettive, i ristoranti, gli stabilimenti balneari, i percorsi d’arte e il meteo inseriti in un’unica piattaforma gestita e aggiornata dagli amministratori comunali, dai cittadini, dai turisti e dagli esercenti stessi.
IREN – Internet delle Cose per misurare l’efficienza energetica nelle scuole
Il paradigma dell’Internet delle Cose per favorire una consapevolezza diffusa sui consumi energetici all’interno delle scuole: è questa la filosofia alla base del progetto EDEN – Energy Data Engagement.
La raccolta dati di alcuni sensori distribuiti e connessi a internet si integra con lo sviluppo di una serie di strumenti di controllo dei dati raccolti (app, siti internet, cruscotti digitali di analisi e gestione dei dati), la cui osservazione permette di favorire e abilitare un ruolo attivo degli studenti nella diffusione di una cultura della sostenibilità, facilitando la sperimentazione di pratiche di risparmio energetico
Politecnico di Torino – iXem Labs – Verrua Savoia senza fili con il primo provider no profit
Risorse economiche limitate e infrastrutture inadeguate spesso compromettono l’accessibilità alle nuove tecnologie e incrementano il digital divide. A Verrua Savoia il laboratorio iXem Labs del Politecnico di Torino ha sperimentato una rete wireless a basso costo e ad alte prestazioni che ha permesso ai cittadini di una zona isolata dal punto di vista digitale di connettersi a prezzi contenutissimi e prestazioni molto competitive. Successivamente sono stati i cittadini stessi ad attivarsi per fondare il primo provider no profit. Un percorso virtuoso in continua evoluzione che ha garantito il pieno coinvolgimento della popolazione, la quale ha colto il valore del servizio e si è impegnata nella diffusione del nuovo linguaggio e della nuova tecnologia anche tra gli anziani e i bambini delle scuole.
SMAT – Punti Acqua smart per il territorio torinese
Il progetto IoTibevo di SMAT nasce per rispondere alle esigenze di monitoraggio e controllo dei punti di distribuzione dell’acqua di rete per uso alimentare, i cosiddetti ‘chioschi dell’acqua’. Nasce così un sistema di ‘monitoraggio intelligente’ attraverso sensori installati in ogni chiosco per ottimizzare gli interventi della rete idrica e per conoscere in tempo reale la qualità dell’acqua in tutta la rete, risparmiando tempi e costi di gestione. Ogni punto è, inoltre, munito di un sistema di videosorveglianza a distanza e di un servizio WiFi attraverso il quale l’utente, collegandosi all’App di SMAT può identificare il punto acqua più vicino a casa propria, verificandone anche quante persone sono in coda in quel momento.
Comune di Fossano – La città si mobilita per progettare il proprio futuro
Bellezza e partecipazione possono essere driver di sviluppo locale. Ne è convinta l’Amministrazione Comunale di Fossano che ha attivato una collaborazione con il Politecnico di Torino per la progettazione di interventi di rigenerazione e riqualificazione del Centro Storico.
Grazie al progetto si supporta la riqualificazione degli spazi pubblici, migliorando la qualità della vita cittadina e si sollecita la partecipazione dei cittadini, in particolare dei giovani, alla progettazione e alla gestione degli spazi e più in generale della città. Si sviluppano in questo modo intelligenza collettiva, relazioni, capitale sociale, che rappresentano fattori di sviluppo e di crescita urbana.