La rivoluzione è dietro l’angolo, mentre aspettiamo tutti Apple Pay, il gigante coreano è già pronto con la sua piattaforma. E non è tutto
Che Apple Pay possa dare un’enorme spinta a un nuova era dei pagamenti in mobilità è chiaro. Tante persone concluderanno gli acquisti semplicemente avvicinando il dito al Touch ID del telefono dopo aver dato il via alla transazione attraverso l’NFC. Ma questo non vuol dire che la concorrenza se ne stia ferma a vedere cosa succede, anzi c’è chi tira dritto per la sua strada convinto di poter fare anche di meglio. Si tratta di Samsung che nell’anno del Galaxy S6 e Galaxy S6 Edge ha ufficializzato l’esistenza di Samsung Pay, un diretto concorrenza del servizio della Mela. Con l’ingresso nel consorzio Fast Identity Online (FIDO), Samsung ha accelerato nella distribuzione del servizio allineandosi ad aziende del calibro di Google, Microsoft, Visa e PayPal unite nello studio di soluzioni innovative per il commercio elettronico.
L’uomo è la password
La prima mossa è la disponibilità di Samsung Pay in Corea entro l’estate per ora solo su Galaxy S6 e S6 Edge e poi un’estensione graduale negli Stati Uniti. Il servizio è stato sviluppato in collaborazione con LoopPay, startup acquisita qualche mese fa e in grado di integrare procedure di pagamento biometrico con opzioni più classiche come il semplice NFC o la strisciata con un Pos portatile. Il futuro però è ancora più interessante. Proprio il consorzio FIDO è una fucina di idee tali da poter rivoluzionare totalmente il mondo del commercio. Pare infatti che gli aderenti stiano studiando metodi innovativi di autorizzazione monetaria tra cui la conosciuta lettura delle impronte digitali ma anche il riconoscimento facciale e vocale in grado non solo di velocizzare gli acquisti ma anche di alzare il livello di protezione utilizzando peculiarità umane come chiavi di autenticazione uniche e quasi sempre irripetibili.