Come capitalizzare le informazioni. Ecco sette suggerimenti strategici per pianificare la prossima generazione di soluzioni mobile e avere successo
Molti dei nostri clienti stanno implementando le loro soluzioni mobile di nuova generazione con notevole successo. Hanno scoperto e applicano ciò che funziona meglio per il coinvolgimento di clienti e dipendenti attraverso le soluzioni mobile. Tra le strategie chiave, vi è quella di capitalizzare sui big data, trasformando i dati in informazioni fruibili per fornire soluzioni mirate attraverso interfacce di tipo mobile. Questa tendenza continuerà nel prossimo futuro, con i telefoni che diventano sempre più smart e con le tecnologie wearable che si diffondono. Le soluzioni mobile sono anche un ottimo modo per utilizzare al meglio le applicazioni enterprise di grandi dimensioni, rendendo accessibili agli utenti i dati chiave quando e dove ne hanno bisogno.
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Come trasformare i dati in informazioni
Cogliere intuizioni chiave dai dati non è un fenomeno nuovo. Ma ora il cambiamento di strategia consiste nell’acquisire queste informazioni molto più rapidamente e con una visione più ampia all’ecosistema dei dati organizzativi per guidare queste intuizioni. I nostri clienti spendono meno tempo a creare report analitici dettagliati all’interno di specifici domini, analizzando invece rapidamente i dati attraverso i confini organizzativi e incorporando i dati strutturati con quelli non strutturati messi a disposizione tramite tecnologie di big data on-demand.
Questi dati vengono poi utilizzati come input per la ricerca sull’esperienza d’uso tradizionale, per convalidare ipotesi chiave relative agli utenti (sia interni sia esterni all’organizzazione). La ricerca sul campo viene poi utilizzata per capire meglio gli approfondimenti di alto livello provenienti dai dati aziendali. La ricerca è spinta a livelli più bassi di fedeltà interagendo con gli utenti effettivi, per bilanciare i dati qualitativi e quantitativi per aiutare a definire le migliori strategie di tipo mobile.
La scalabilità dei dati aziendali è un aspetto fondamentale nel fornire questi approfondimenti. E se molte aziende si stanno rivolgendo verso le soluzioni storage cloud, questo da solo non basta. Uno dei nostri clienti nell’ambito travel prevede che le proprie esigenze dati cresceranno del 3.000% nel 2015. Attualmente stiamo definendo le tabelle di marcia per i prossimi 24 mesi su come adattare le nostre strategie di ricerca per ricavare e mettere in pratica gli insight basati sugli insiemi delle risorse dati disponibili in rapida crescita. Sembra che più dati si hanno, più vi è bisogno di perfezionare gli insight e metterli in pratica.
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Come trasformare gli insight in azioni
Trasformare gli insight in azioni che guidano il cambiamento è una strategia chiave che tutte le aziende cercano, ma che poche attuano bene. Migliorare la capacità dell’organizzazione di accedere ai dati in tutta l’azienda indipendentemente dalle barriere organizzative è la chiave per il successo. Inoltre, è importante comprendere veramente l’intero ecosistema degli utenti e come individuare i punti di contatto digitali chiave in cui è possibile fornire soluzioni per portare ai risultati desiderati.
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Come sfruttare il mobile per guidare il comportamento degli utenti
Le migliori soluzioni mobile derivano da una vera comprensione delle esigenze degli utenti e dagli insight sugli utenti esistenti. Tradurre queste intuizioni in valide soluzioni mobile è difficile, e richiede una profonda comprensione delle psicografie degli utenti e dell’ecosistema in cui questi utilizzano le soluzioni mobile. Dato che le imprese hanno lanciato e rilanciato iniziative mobile, ora stanno utilizzando questi insight per ripensare gli obiettivi delle loro soluzioni mobile ed essere molto più specifici in quello che la soluzione deve realizzare.
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Come mantenere le attività degli utenti semplici e dirette
Non cercare di inserire i dati o le transazioni esistenti nello spazio mobile senza prima ripensarlo. Invece, è bene ottenere dati più precisi possibile su ciò che l’utente ha bisogno di vedere o fare, mostrando unicamente i dati rilevanti per le attività. Le soluzioni mobile di prima generazione spesso cercavano di adattare rapidamente le soluzioni esistenti alla struttura mobile, utilizzando tecniche di responsive design. Questa strategia può funzionare, anche se i progetti devono trarre vantaggio dalle variazioni nei viewport e limitare le visualizzazioni dei dati basandosi sui rilevamenti dei media per ogni viewport appropriato. Per esempio, invece di fornire un report completo in una soluzione mobile, bisogna prendere in considerazione 3-4 informazioni chiave del report e realizzare una soluzione mobile che li fornisca rapidamente.
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Come facilitare gli input e ridurre i passaggi
I dispositivi mobili stanno diventando sempre più smart ogni mese. Sfruttando il GPS, le notifiche e i dati esistenti sui contatti, si possono fornire informazioni chiave con poco sforzo da parte dell’utente.
Un buon esempio di questo approccio è una applicazione business mobile chiamata “Refresh”, che si connette con i contatti esistenti e con LinkedIn, Facebook e altri social media. Quando si sta per entrare in un meeting con una persona, elencata nel calendario, l’applicazione si collega al calendario e invia un dossier sintetico, riassumendo 15 minuti prima della riunione le interazioni passate e i profili social recenti per la persona che si sta per incontrare. Dopo il meeting, l’app chiede di indicare rapidamente qualcosa riguardante la persona incontrata, per poterlo utilizzare in futuro. Paragoniamo questa applicazione con le soluzioni attuali di CRM mobile: nella maggior parte dei casi, ci si troverà spesso a cercare di accedere all’app, a trovare la persona tramite una ricerca e probabilmente non si avrebbero le informazioni chiave tratte dai social media e da altre fonti. L’altro scenario tipico è quello di mettersi a cercare rapidamente sulle vecchie e-mail, prima di ricordare le interazioni più recenti, in modo da prepararsi alla riunione.
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Come utilizzare un po’ di messaggistica e notifiche rispetto all’e-mail
Molti sono sopraffatti dal crescente volume di e-mail quotidiane, con un conseguente basso tasso di apertura e una crescita dei messaggi non letti. Inoltre, le persone più giovani spesso considerano le e-mail più formali e meno snelle rispetto alla messaggistica istantanea. Attenzione però a evitare un uso eccessivo di messaggistica con le app mobili. Su un volo fatto recentemente, c’è stato un ritardo di un’ora a causa del tempo, durante il quale ho ricevuto 15 SMS dalla compagnia aerea: per tenere i passeggeri aggiornati sullo stato del volo, il sistema inviava automaticamente un messaggio ogni volta che il volo o il gate cambiavano, e questo ha determinato un sovraccarico di messaggi, con lamentele da parte dei passeggeri.
Le notifiche in-app sono concise, immediate e facilmente trasferibili sui wearable, anche in quanto molti utenti stanno cominciando ad abbracciare gli smart watch per avere informazioni rapide.
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Come sapere se le soluzioni mobile adottate funzionano
Anche avendo solidi insight, rigorose ricerche sugli utenti e un team focalizzato su valide soluzioni mobile, è importante continuare e migliorare costantemente, in quanto si impara di più dall’utilizzo reale. Questo si realizza meglio trascorrendo tempo con gli utenti sul campo, documentando il modo in cui sono effettivamente utilizzate le app, e facendo evolvere le soluzioni in base al vero comportamento, invece di indovinare quali caratteristiche o quali dati sono più importanti. Poiché l’utilizzo dei dati per gli utenti in mobilità è molto diverso rispetto alle applicazioni web tradizionali, è importante studiare continuamente ed evolvere di conseguenza. Gli utenti non vedono o non si preoccupano dei confini tradizionali delle applicazioni, delle business unit o dei dati strutturati rispetto a quelli non strutturati. Una volta che si ha un’idea di esigenze dell’utente, il consiglio è quello di costruire semplici prototipi mobili e farne un test di usabilità con gli utenti. Questo approccio porterà a nuove scoperte e nuove iterazioni di progettazione. Una volta che l’applicazione è rilasciata, è necessario tornare sul campo per studiare nuovamente come gli utenti la utilizzano effettivamente, usando queste conoscenze per affinare e migliorare la progettazione.
James Hobart
Presidente di Classic System Solutions Inc. e consulente riconosciuto a livello internazionale nella progettazione di interfacce utente. Si è specializzato nella progettazione di applicazioni enterprise di grandi dimensioni ed è esperto anche nella creazione di strategie efficaci di user experience, con quasi trenta anni di esperienza nello sviluppo di software e oltre vent’anni di esperienza nell’ambito delle Graphical User Interface (GUI), del web e del mobile.
James Hobart presenterà a Roma per Technology Transfer i seminari “Mobile Design for Enterprise” il 18-19 maggio 2015 e “User Experience (UX) Design” il 20-21 maggio 2015.