Il sito del Vaticano è stato offline per qualche ora a causa di un attacco hacker, una risposta alle parole del Papa sul genocidio armeno
Dopo le parole di Papa Francesco sullo sterminio degli armeni, la Turchia ha deciso di reagire anche attraverso la Rete. Qualche giorno fa Bergoglio aveva definito il massacro del popolo armeno da parte del decadente Impero Ottomano come il “primo genocidio del XX secolo”. In seguito, Ankara si era detta “delusa” ed “irritata” dalle dichiarazioni del Papa e dopo il richiamo del proprio ambasciatore dal Vaticano, il premier Recep Tayyip Erdogan aveva letteralmente messo in guardia Papa Francesco dal non ripetere un errore simile. Gli attacchi alla Santa Sede si sono spostati poi in Rete e il sito del Vaticano è stato bloccato per qualche ora a causa di un attacco degli hacker turchi.
Il blackout del sito del Vaticano è opera di hacker turchi
La notte scorsa il sito ufficiale del Vaticano www.vatican.va è rimasto offline per alcune ore a causa di un attacco hacker, che secondo la rivista Techworm sarebbe una risposta alle opinioni del Papa in merito al genocidio degli armeni. La violazione è stata in effetti rivendicata su Twitter dal profilo @YouAnonGlobal2, che fa riferimento ad Anonymous. Oltre a dichiararsi autori dell’attacco, gli hacker hanno promesso di continuare il proprio operato fino a quando la Santa Sede non chiederà ufficialmente scusa. Secondo la stampa armena gli autori dell’attacco appartengono al collettivo #THTHeracles, sezione dell’organizzazione pirata “Turk Hack Team”.