Un form factor che rimanda ai fasti del passato e un sistema operativo finalmente maturo. Ecco la videorecensione del nuovo smartphone
Non c’è che dire, il BlackBerry Classic è uno smartphone che ti riconcilia con l’azienda canadese. Dopo l’esperimento Passport nato dalle ceneri di diversi flop troppo lontani dalle aspettative dei fan del marchio, BlackBerry torna al passato proponendo un dispositivo con tratti distintivi ma in grado di lanciarsi a testa alta nel nuovo millennio informatico. Chiariamo subito un concetto: il BlackBerry Classic non è e non vuole essere un concorrente dell’iPhone o di un Galaxy, nemmeno della serie Note quella più votata al pubblico business. Il Classic è semplicemente un telefono BlackBerry con tutti i suoi pro e i contro ma che rappresenta il miglior punto di ripartenza di una casa che sta dimostrando di poter ancora dire molto nel panorama mobile.
Caratteristiche tecniche
Il display è da 3,5 pollici con risoluzione da 720 x 720 pixel. Sotto la scocca c’è un processore Qualcomm Snapdragon 8960 dual-core a 1.5 GHz, non l’ultimo arrivato ma in grado di far girare tutte le applicazioni principali anche in multitasking senza troppi problemi; il suo difetto è che sotto stress tende a riscaldare il terminale nella parte posteriore. La Ram è da 2 Gb, la memoria interna da 16 GB con supporto a microSD fino a 128 GB. Questo non è un telefono con cui scatterete molte foto, non tanto per la fotocamera onesta da 8 Megapixel quanto per il fatto che poi rivederle su uno schermo così piccolo non ha molto senso. Il sensore però permette di catturare immagini gradevoli e di girare video a 1080p HD con zoom digitale 5x. Particolare non di poco conto è la presenza dell’LTE oltre a Bluetooth low-energy 4.0 + EDR, Wi-Fi, GPS e tutti i sensori possibili (accelerometro, luce ambientale, giroscopio, magnetometro, prossimità).
BlackBerry Classic: la videoprova
Il software
punto essenziale nella rinascita di BlackBerry è la versione 10.3.2 del sistema operativo. Finalmente tutto si può comandare con il touch e le gesture o per chi lo preferisce con il trackpad ottico. Il multitasking funziona bene così come è ottima la velocità nella chiusura delle app aperte semplicemente premendo il tasto “indietro”. Qualche tentennamento solo nelle applicazioni più pesanti come le Mappe, ma qui il problema è di un processore limitato più che dell’OS. Grazie all’Amazon App Store è possibile installare il 70% delle app Android presenti sul Play Store ad eccezione di quelle che fanno uso dei Google Play Services, anche se l’ostacolo è facilmente superabile cercando in rete.
L’assistente vocale
Mai più complessi di inferiorità nei confronti di Siri, Google Now e Cortana. Anche BlackBerry può sfoggiare il suo assistente vocale che a suo modo si difende bene nei confronti dei concorrenti. Le azioni che è possibile far compiere all’intelligenza digitale del Classic non sono tantissime ma è solo questione di tempo: già con il passare delle settimane l’azienda ha aggiunto nuove funzioni che consentono a BlackBerry di giocarsela con i rivali più blasonati con una serie di risposte che anche graficamente hanno un aspetto piacevole. Provate a chiedere il meteo per una città o a pronunciare un post da pubblicare su Facebook: sembra di essere davanti ad una versione personalizzata di Android più che di un BlackBerry OS: una confusione consumer-commercial fortemente voluta dal produttore.
Considerazioni finali
Probabilmente il Classic non è il miglior smartphone prodotto da BlackBerry ma era il migliore da lanciare in questo momento. Dopo mesi passati a rincorrere la propria ombra i vertici aziendali si sono fermati a ragionare su ciò che rappresenta il brand per il mondo della telefonia mobile e hanno deciso di ripensare un prodotto che negli anni è stato vincente. Certo competere con i mostri sacri è impossibile soprattutto da quando anche i marchi più popolari hanno lanciato servizi orientati al business (si pensi al Knox di Samsung o ad Office 365 per Windows Phone) ma chi vuole tutto il confort di scrivere un sms, una mail o un messaggio su WhatsApp con una vera tastiera non può prescindere dal Classic che viene bene anche per aggiornare lo status su Facebook o inviare qualche tweet.
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