Una nuova ricerca dimostra come il sistema operativo che a luglio terminerà il supporto è ancora uno zoccolo duro per il business
Se anche voi avete ancora delle macchine con Windows Server 2003 e non siete per nulla convinti di cambiare, sappiate che non siete soli. Una ricerca della Spiceworks denominata “The Great IT Upgrade” ha infatti rilevato come più della metà delle aziende è ancora saldamente basata sul sistema operativo dedicato di Microsoft che terminerà a luglio il suo supporto. Come avvenuto per la versione consumer di Windows XP, l’azienda sta informando gli utenti enterprise sulla necessità di effettuare un aggiornamento dei propri sistemi per non ritrovarsi in casa dei computer obsoleti.
Passaggio lento
Ma a differenza di Windows XP, il cui utilizzo è andato in sensibile disuso nei mesi precedenti e immediatamente successivi alla fine del supporto, Windows Server 2003 è ancora all’interno del 61% delle aziende rilevate da Spiceowrks, probabilmente non la verità assoluta ma un buon metro di giudizio per considerare l’importanza dell’OS di Redmond. “I professionisti IT stanno prendendo tutte le misure necessarie per migrare i sistemi prima del ciclo finale del supporto – ha detto Sanjay Castelino, vicepresidente di Spiceworks – ma si tratta di un processo lento perché riguarda milioni di imprese e quasi ogni tipo di tecnologia informatica inclusi gli hardware, i software, cloud, mobile e servizi”. Circa il 74% delle imprese intervistate hanno affermato di voler passare ad un sistema virtualizzato dopo Windows server 2003. La scelta sembra ricadere in maggioranza su Windows Server 2012 R2, l’ultima versione dell’OS rilasciata da Microsoft.