Il microblog lancia l’opzione con cui nascondere i post indesiderati senza cancellare gli utenti
Negli ultimi mesi Twitter, che sta testando su un ristretto numero di utenti video pubblicitari in autoplay, ha avviato una serie di operazioni per cercare di rendere migliore il proprio servizio. Non parliamo di design, layout o caratteristiche aggiuntive ma del punto centrale della sua offerta: le persone. Troppo spesso si legge di casi di cyberbullismo, minacce e incitamento all’odio in rete e sempre di meno la società fa per contrastare queste brutte abitudini. Non basta un’azione sporadica delle forze dell’ordine ma serve una cultura che ad oggi molti navigatori dimostrano di non avere. Dick Costolo, minacciato di morte per le sue idee ritenute troppo liberali dall’Isis, ha pensato bene di spazzare via il marciume da Twitter in una maniera furba e indolore: un filtro di qualità.
Di cosa si tratta
Attualmente in fase di attivazione per gli account verificati, il filtro è un semplice abilitatore che in un colpo solo nasconde tutti i post, sia originali che come risposta ad altri thread, ritenuti offensivi e oggetto di abuso, riguardo al sesso, razza, religione e qualsiasi altro tema sensibile all’opinione pubblica. Soffermandosi un attimo sull’opzione ci si rende conto di come in questo modo Costolo porti a casa una doppia vittoria: la prima è quella di rendere più “politically correct” la sua creatura, la seconda invece riguarda il fatto che il team non dovrà attendere le segnalazioni degli utenti o un ordine delle forze di polizia per mettere fuori uso un account considerato lesivo dell’eticità del sito: ci penserà il filtro a rendere nulla la visibilità dei messaggi incriminati trasformandoli in strombazzate nel bel mezzo del deserto.