Dall’analisi svolta da Blogmeter su un panel di 60 blogger italiani spicca che per engagement i leader su Twitter e Facebook sono rispettivamente Casalettori e Libreriamo. I canali social costituiscono una grande opportunità per creare nuove reti di relazioni e per condividere nuovi contenuti
Quali sono i book blogger più influenti sui social network? Quali le content strategy più efficaci da essi adottate? E inoltre, che tipo di strategie sviluppare per coinvolgerli? A queste domande ha risposto Blogmeter con una ricerca condotta su un panel di 60 book blogger italiani, dei quali sono state analizzate le performance sui principali social network nell’arco di quasi 4 mesi, dal (1 nov2014- 22 febbr 2015). Dei 60 blogger monitorati, ben il 94% di loro è presente su Twitter: la piattaforma di microblogging è infatti un ottimo strumento a loro disposizione per condividere informazioni e link a pagine esterne, blog principalmente. Ne è un esempio Casalettori, leader per engagement con 71.000 interazioni generate nel periodo di analisi, che pubblica quotidianamente una media di 440 tweet con cui tiene costantemente informati i suoi follower non solo su questioni relative ai libri, ma anche su temi di attualità. Spicca anche il tipo di comunicazione che realizza Wu Ming Foundation: il leader per numero di follower (ben 44mila) condivide tweet testuali e visual riguardanti il mondo della politica e società, spesso in chiave critica e sarcastica. È suo, tra l’altro, il tweet che ha ottenuto il più alto numero di interazioni.
E Facebook? Perfetto per coinvolgere la propria community
Per quanto riguarda invece Facebook, il social dell’interazione per eccellenza, è emerso che il numero di book blogger che lo utilizza è leggermente inferiore rispetto a Twitter: si tratta infatti del 70% del panel di analisi. Nella classifica dei profili più engaging legati ai book blog, leader incontrastato, sia per numero di fan che per engagement, è Libreriamo con ben 176.000 fan e 1.500 di interazioni. È interessante notare come la maggior parte dei post da esso pubblicati siano citazioni di libri, canzoni e poesie alle quali sono associate immagini suggestive, in grado di catturare l’interesse degli utenti. Il post più engaging in assoluto è proprio di Libreriamo: una poesia di Pablo Neruda associata a un’illustrazione. In generale, è una tendenza di tutti i book blogger quella di utilizzare Facebook come strumento per coinvolgere i propri utenti attraverso contenuti non solo emozionali ed evocativi, ma anche divertenti ed ironici come fa ad esempio IdeeXscrittori, che pubblica battute, presentate anche in forma grafica, che generano numerose interazioni.
Book blogger e social media: una comunicazione allargata
Osservando infine i temi trattati dai book blogger, possiamo affermare che i canali social costituiscono una grande opportunità per i blogger per ampliare la propria comunicazione. Se sul blog, infatti, tendono a pubblicare recensioni di libri, pensieri e riflessioni, nei canali social i blogger possono muoversi in altre direzioni, creare reti di relazioni e condividere nuovi contenuti. È ciò che ha fatto ad esempio Twletteratura che ha sfruttato le potenzialità di Twitter, per promuovere, tra gli altri, un progetto di riscrittura delle Avventure di Pinocchio 140 caratteri per volta, che ha ottenuto un grandissimo successo: l’hashtag ufficiale dell’iniziativa #TwPinocchio è infatti il più utilizzato nel periodo considerato.
Tra gli altri hashatag condivisi dai book blogger, diversi sono quelli generici legati al mondo dell’editoria come #libri, #PoesiArte, #lascrittura; numerosi sono anche quelli che attestano il forte impegno sociale e politico dei blogger, con i quali possono approfondire e discutere con la propria community di tematiche importanti e delicate: ne sono un esempio #Foibe, #GiornataDellaMemoria e #JeSuisCharlie.