D-Link, l’ora della smart home

La società attiva nelle soluzioni di rete fa un deciso ingresso nella domotica con i primi prodotti dell’ecosistema mydlink Home, volto ad agevolare l’automazione di case e piccoli uffici, con un occhio di riguardo verso la sicurezza

L’offerta di D-Link si allarga. E l’area privilegiata è quella della “smart home”, che fa parte della domotica, soprattutto per quanto riguarda l’ambito della sicurezza, sia per la casa sia per l’azienda. Il debutto risale a poco più di sei mesi fa, con la presentazione ai primi di settembre 2014 di mydlink Home, un ecosistema domestico forte di una gamma iniziale di quattro prodotti collegati tra loro e dell’app gratuita mydlink Home, con cui è possibile monitorare, automatizzare e controllare con facilità la propria casa anche in remoto.

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Alessandro Taramelli, country manager di D-Link Mediterraneo, spiega a Data Manager che «la nostra nuova offerta di domotica fai-da-te ha subito goduto di una forte richiesta, grazie anche al fatto che le nostre soluzioni, a differenza di altre presenti sul mercato, sono completamente interoperabili tramite mydlink Home, oltre a essere interamente basate su Wi-Fi e a non richiedere alcun tipo di opera muraria per l’installazione, ma solo prese elettriche». Più in dettaglio, la gamma è composta da due nuove telecamere, un rilevatore di movimento e una smart plug, o spina intelligente. Preso singolarmente, ciascuno di questi dispositivi fornisce un controllo istantaneo da qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, con il semplice uso di uno smartphone o di un tablet. Inoltre, grazie alla smart plug, si possono controllare da remoto, accendendoli o spegnendoli, tutti gli apparecchi che usano la presa elettrica. In questo modo, tutti i prodotti della nuova gamma di D-Link possono essere configurati in modo da lavorare insieme attraverso mydlink Home, una app intuitiva disponibile gratuitamente per dispositivi Android e iOS, in modo da creare una casa o un ufficio automatizzati, realizzando un passo di rilievo nel concetto di smart home.

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L’evoluzione di una piattaforma

La nuova offerta trae origine da mydlink, «la nostra piattaforma cloud per la videosorveglianza domestica e piccoli uffici tramite telecamere IP – spiega Taramelli – che abbiamo reso più facile da usare in modo da allargarne il pubblico. Successivamente, l’abbiamo ampliata alle funzioni NAS, Network Attached Storage, per consentire di creare un cloud storage personale. Il passo successivo è stato quello di estendere mydlink anche ai router, per poter essere avvisati in caso di intrusioni nella rete». Sulla base dell’ottimo successo di questa piattaforma, che «conta già per un buon 30% del nostro fatturato in Italia», come fa notare Taramelli, D-Link ha deciso di ampliarne le funzioni alle nuove frontiere della smart home, declinata in primo luogo soprattutto in chiave di sicurezza a costi non proibitivi.

«Per esempio, se la casa o il piccolo ufficio non dispongono di telecamere, grazie al sensore di movimento completamente interoperabile con mydlink, si possono avere avvisi su eventuali intrusioni a un costo molto inferiore rispetto all’uso delle telecamere», sottolinea Taramelli. Non stupisce quindi il successo della nuova offerta, visto che «nelle prime dieci settimane di quest’anno, nonostante abbiamo iniziato la commercializzazione da poco tempo, i nuovi prodotti contano già per il 10% delle nostre vendite del portafoglio mydlink. Ma non solo: nei prossimi mesi prevediamo un ulteriore impulso al nostro business e a quello dei partner di canale che ci affiancano sul mercato, dato che in estate allargheremo la gamma con un sensore di fumo, uno per l’acqua e una sirena Wi-Fi, oltre a un nuovo sensore di movimento alimentato a batterie per una sicurezza ancora più completa in ogni condizione», conclude Alessandro Taramelli.

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