Non solo musica, l’app per smarphone e tablet sarà in grado di dare informazioni su gran parte degli oggetti utilizzati ogni giorno grazie all’uso della fotocamera
L’obiettivo di Shazam è quello di coinvolgere tutti e cinque i sensi. Prima è partita con l’udito, adesso pare sia la volta della vista. Invece di riconoscere solo i brani ascoltati frettolosamente in TV o alla radio, la popolare app sarà presto in grado di individuare a partire da una foto le caratteristiche di una vasta mole di prodotti, da quelli venduti nei supermercati ai vestiti, giocattoli e detergenti tenuti in casa. La funzione sarà resa possibile dalla scansione del codice a barre tramite la fotocamera del cellulare o del tablet; nulla di così magico dunque, ma una riproposizione di quello che anni fa era il progetto Googles di Google. Il vantaggio per Shazam più che tecnologico è sul bacino di utenza: milioni di persone utilizzano tutti i giorni l’app per scopi musicali e non è detto che non lo facciano anche durante la spesa o in giro per le vetrine della città.
Parola di CEO
La nuova opzione è stata snocciolata in piccole dosi dal CEO di Shazam, Rich Riley, presente al Mobile World Congress di Barcellona. “Vogliamo espandere l’universo di cose che si possono ‘shazammare’. Il famoso bottone che i nostri utenti amano rimarrà al suo posto ma sarà in grado di fare molto altro”. Per il suo nuovo progetto la compagnia con base a Londra ha raccolto circa 30 milioni di dollari in finanziamenti da fonti anonime lo scorso gennaio. Secondo Riley, le nuove opzioni permetteranno all’azienda di aggiungere staff agli attuali 250 dipendenti oltre che a stringere ulteriori accordi di partnership con editori e fornitori di contenuti.