Gli obiettivi del deal spiegati da Paolo Angelucci, Presidente e AD di CBT – Cosmic Blue Team
Hitachi Systems acquisisce CBT. L’operazione verrà finalizzata entro marzo e rappresenta una grande opportunità per entrambe le aziende.
«CBT – Cosmic Blue Team, Service, Technology & Cloud Integrator, è da 35 anni attiva sul mercato IT. Siamo onorati di essere stati scelti dal colosso giapponese, che ci ha individuati come partner ideale per accedere al mercato italiano e in prospettiva europeo, dove al momento il gruppo non è presente nel comparto dei servizi IT», ci spiega il Presidente e AD Paolo Angelucci.
CBT si chiamerà Hitachi Systems CBT S.p.A. e sarà interamente controllata da Hitachi Systems a seguito dell’acquisizione che sarà finalizzata entro il mese di marzo e permetterà al colosso giapponese di sostenere il proprio business in Italia e in Europa grazie al market share di CBT nel mercato delle tecnologie. Hitachi Systems è una realtà del gruppo Hitachi Ltd. specializzata nei servizi tecnologici, nell’integrazione dei sistemi e nel cloud.
«Il focus del nostro offering resta invariato: progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di sistemi, sviluppo applicativo, servizi cloud e data center. Quello che cambia con l’acquisizione è che la nostra mission aziendale viene potenziata, grazie al fatto di poter accedere a tutta una serie di risorse che ci permetteranno di espanderci nei mercati europei e a livello internazionale». CBT ha sei sedi e due data-center evoluti in Italia, vanta partnership con venticinque fornitori IT di primo piano e oltre 1.200 certificazioni. Il prestigio di entrare nella grande famiglia Hitachi incide positivamente anche sull’immagine di Cosmic Blue Team, che comunque nell’ultimo anno ha registrato un aumento del fatturato da 53 a quasi 60 milioni di euro nel 2014.
«E’ chiaro che anche dal punto di vista della comunicazione della nostra offerta, il fatto di far parte del terzo gruppo industriale del mondo diventa adesso un fattore molto importante per lo sviluppo del business», sottolinea Angelucci. CBT ha scelto di investire molto sull’innovazione e sulle tecnologie cloud, come elementi abilitanti del business per i numerosi vantaggi che portano. In particolare, si tratta del full outsourcing dell’infrastruttura informatica o come definita da qualcuno “cloud journey”, ovvero il processo di Cloud Business Transformation per il passaggio, anche progressivo, al cloud in modalità ibrida, pubblica e privata, in conformità con gli elevati standard di sicurezza dei dati.
«L’adozione della ‘nuvola’ per molte aziende inizia dalle singole applicazioni. Procede poi con l’integrazione di queste e dei sistemi, in modo che gli ambienti sia on-premise sia nel cloud possano parlarsi. Per implementazioni di elevata qualità, sono indispensabili forti capacità sistemistiche. E qui risiede uno dei punti di eccellenza della nostra offerta, per utenti finali e per le software house orientate verso il business dei servizi IT».
Tra le aree di eccellenza di CBT anche WebRainbow, la piattaforma di Enterprise Information Management, che Angelucci descrive come “l’ERP del futuro” perché è in grado di gestire in modalità integrata informazioni, dati e processi aziendali. «Siamo attivi anche sul fronte delle tecnologie per la smart city e l’Internet of Everything, dove investiamo milioni di euro l’anno in progetti di ricerca e sviluppo».
Se c’è un messaggio chiave che CBT vuole comunicare al mercato in seguito all’acquisizione da parte di Hitachi Systems, è l’ottimismo sulla qualità del sistema Italia e sulle potenzialità che ancora può esprimere. «Mi piace parlare di questa nuova fase di vita della nostra azienda come di un riconoscimento, l’ennesimo, dell’eccellenza italiana. Non è un caso che un colosso della potenza e del prestigio del grande brand giapponese abbia scelto noi, e da parte nostra siamo convinti di poter soddisfare, anzi superare, le aspettative del mercato grazie al nuovo assetto societario».