Presentati i primi risultati dell’Osservatorio sulla comunicazione web delle università italiane istituito dal Censis Università 2.0: gli atenei comunicano con i nativi digitali. I commenti delle social community sono prevalentemente positivi (71%). E il 65% degli atenei ha anche una web radio
Dall’analisi dei siti web di 74 atenei italiani (58 statali e 16 non statali) emerge una spinta all’innovazione dei servizi online e una maggiore attenzione all’interazione con un’utenza sempre più composta da nativi digitali. In gran parte dei siti sono presenti motori di ricerca multilingue (l’83,8% fornisce informazioni in una o due lingue straniere). Il 40,5% dispone di un’app per garantire la navigazione agli utenti che si collegano con dispositivi mobili. Il 35,2% dei siti è stato progettato con tecniche di responsive design (i contenuti sono adattabili graficamente ai diversi device utilizzati dagli utenti: computer con diverse risoluzioni, tablet, smartphone). Oltre la metà delle università fornisce entro un giorno un riscontro alle richieste inoltrate attraverso gli indirizzi e-mail presenti sulle loro pagine web, i forum e le bacheche su Facebook e Twitter. Ed è significativa anche la presenza di canali informativi degli atenei con un’attività redazionale strutturata: il 64,9% dei siti dispone di una propria web radio e il 63,5% di un proprio magazine online. È invece ancora minoritaria l’attivazione di e-shop per la vendita di prodotti merchandising: ne è dotato solo il 20,3% degli atenei.
Il mondo dell’istruzione, e in particolare quello della formazione superiore, è impegnato ogni giorno di più anche nella diffusione di informazioni e contenuti sui social network. La ricognizione sugli account Facebook e Twitter di 30 atenei italiani effettuata durante il mese di dicembre 2014 ha prodotto 2.420 contenuti. Di questi, 1.974 sono post e tweet generati dagli atenei stessi, 283 sono stati postati dagli universitari sulle fan page di Facebook e 163 sono i commenti generati dalla stessa utenza. Con riferimento ai soli contenuti generati dagli account di ateneo, il 57,1% proviene da Twitter e il restante 42,9% da Facebook. Sono le donne la componente prevalente dell’utenza che interagisce con le fan page delle università, rappresentando il 63,4% del totale a fronte di un 36,6% di maschi. L’utenza femminile è anche quella più propensa a condividere i contenuti con un engagement pari all’86,5% del totale, più alto su Facebook (85,9%) rispetto a Twitter (14,1%).
È quanto emerge dai primi dati raccolti dall’Osservatorio sulla comunicazione web delle università italiane istituto dal Censis, in partnership con Extreme e Kapusons, nell’ambito del progetto di Competitive Media Intelligence. Lo scopo dell’Osservatorio è analizzare i flussi comunicativi sul web generati dalle università italiane attraverso la piattaforma cloud di monitoraggio WebLive Pro SaaS, ideata per fornire un’analisi quantitativa e qualitativa sui flussi comunicazionali (di cosa si parla) e un’analisi del sentiment correlato (come se ne parla).
Di cosa si parla nelle social community?
Il 40% dei post e tweet riguarda gli eventi (congressi, appuntamenti, iniziative sportive, ecc.), il 24,7% la didattica, il 18% argomenti di carattere istituzionale, il 6,4% la ricerca, il 5,4% il placement, il 3,3% informazioni amministrative e il 2,2% notizie relative alle borse di studio. La sentiment analysis dei commenti postati dagli utenti sulle pagine Facebook di ateneo evidenzia prevalentemente umori positivi (71%) rispetto a quelli negativi (29%).
Attualmente l’Osservatorio monitora i contenuti generati su Facebook e Twitter da 30 università italiane (statali e non statali), per un totale di 58 profili sociali analizzati. Nei prossimi mesi l’Osservatorio proseguirà la sua attività di monitoraggio con l’obiettivo di allargare l’analisi a tutti gli spazi online (siti web, forum, blog, altri social network, ecc.) sui quali sono presenti discussioni relative alle università prese in esame.
I principali risultati vengono presentati ai responsabili della comunicazione degli atenei che hanno aderito alla terza edizione del ciclo di seminari su «La comunicazione delle università italiane», focalizzati sui temi della comunicazione 2.0, il primo dei quali si è svolto lo scorso 30 gennaio presso la sede del Censis, il secondo è in programma oggi e il terzo il 27 febbraio.