Qualcomm è stata multata dall’Antitrust cinese per aver imposto prezzi di accesso troppo elevati ai propri brevetti. L’azienda si dice pronta a pagare la sanzione
Dopo le voci di un problema di surriscaldamento per i nuovi chip Snapdragon 810, notizia poi smentita da LG, arrivano nuovi guai per Qualcomm. Il colosso statunitense dei processori, che in passato ha cercato di acquisire CSR per espandersi nell’internet of Things, è diventato preda dell’Antitrust cinese.
Qualcomm multata di 994 milioni di dollari
La Commissione Nazionale di Sviluppo e Riforme ha ritenuto Qualcomm colpevole di abuso di posizione dominante per aver imposto sul mercato cinese prezzi “discriminatori” all’accesso alle tecnologie relative ai chip di sua proprietà. L’autorità del Paese asiatico, che è diventato il nuovo mercato di riferimento di Apple, gli ha imposto una multa di 6,4 miliardi di yan, pari a circa 994 milioni di dollari. La sanzione è la più elevata mai comminata in Cina ed è pari all’8% del fatturato di Qualcomm di tutto il 2013. Da parte sua l’azienda statunitense si è detta pronta a pagare la multa e a continuare ad investire sul mercato di Pechino.