A New York c’è un servizio di CIO on demand

will lassalle

Dal 2007, JLS Technology fornisce servizi informatici in outsourcing per organizzazioni di tutte le dimensioni, di tutti i settori. Quando competenze e soluzioni si vendono a ore

JLS Technology fornisce servizi tecnologici all’avanguardia. Lavora e gestisce progetti per grandi aziende come Horizon Blue Cross Blue Shield, Citigroup, Chase Bank, Medco, Iron Mountain, Wyndham Hotel Group, Port Authority, StudyGroup International, Embassy English. Ha anche sviluppato l’infrastruttura di rete di alcune piccole e medie imprese come IncentOne, Axcell Financial Mortgage​, MDC Services e University Academy Charter High School.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Per le aziende i cui bisogni di tecnologia sono meno specifici o di natura occasionale, JLS Technology offre anche un servizio di CIO on demand. Per le piccole e medie imprese l’informazione è il più importante passo nella valutazione di nuove tecnologie o nella scelta di aumentare il ruolo della tecnologia nel loro funzionamento. Spesso si viene portati ad acquistare un prodotto che non si adatta completamente alle esigenze aziendali. Un prodotto esclusivo e personalizzato può comportare invece sia il superamento dei costi sia dei vincoli di tempo.

Il servizio di CIO on demand affronta le domande e le questioni riguardanti le tecnologie a breve termine, garantendo l’erogazione di servizi a piccoli blocchi economici. Utilizzando questo servizio, è possibile acquistare competenze e soluzioni organizzative per un determinato numero di ore, in qualsiasi momento siano necessarie.

Per capire come funziona questo modello di business, abbiamo intervistato Will Lassalle che ricopre il ruolo di CIO in JLS Technology USA.

Data Manager: Che cosa devono fare i CIO per avere successo?

Will Lassalle: Molte persone credono che l’innovazione e la tecnologia si escludano a vicenda, ma ho la sensazione che la convergenza dei due è inevitabile e un CIO per avere successo deve sempre di più lavorare per diventare un chief innovation officer. Credo che tutte le aziende in questo periodo siano aziende IT driven e la tecnologia ormai è un asset molto importante in tutte le organizzazioni. I CIO sono chiamati a svolgere un ruolo sempre più proattivo a stretto contatto con la governance aziendale.

Quali sono i settori più “hot” per l’utilizzo di tecnologie negli USA?

Penso che i settori più caldi in questo momento siano l’istruzione e la medicina.

Leggi anche:  Marco Bartolone nominato Country Manager di Keenetic in Italia

Ogni anno, partecipo al FETC di Orlando in Florida, uno degli eventi di maggior successo degli Stati Uniti dedicati alle tecnologie didattiche che stanno cambiando l’istruzione in tutto il mondo.

In questo periodo, sto lavorando con un cliente che ha l’esigenza di mantenere viva la lingua originaria della sua comunità, preservandola dal rischio di estinzione. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo intenzione di costruire un’app per l’apprendimento del linguaggio per insegnare la lingua agli altri membri della community. Metteremo l’app su dei tablet a basso costo e li daremo ai bambini. Penso che questo sia un uso sorprendente di tecnologie educative disponibili ora per risolvere i problemi. I casi di utilizzo della tecnologia per la medicina sono troppi da elencare, ma anche in questo campo ci sono tecnologie straordinarie all’orizzonte.

Le competenze di un CIO di successo devono essere più tecniche o più di business?

Il ruolo del CIO negli Stati Uniti è più focalizzato sul business. I CIO per avere successo devono dedicarsi a risolvere problemi di business e aiutare l’azienda a generare profitti grazie a soluzioni IT innovative.

Oggi, sempre di più, le funzioni IT sono esternalizzate o spostate nel cloud: questo realmente aumenta la capacità delle aziende di abilitare nuovi business.

Può descrivere il suo lavoro come CIO?

Il mio lavoro di CIO è molto impegnativo, ma al tempo stesso mi riserva grandi soddisfazioni. Amo la tecnologia, pertanto essere un CIO che deve produrre risultati di business attraverso la tecnologia, non è solo un lavoro, ma anche una sfida continua. E questo mi piace.

Leggi anche:  Wolters Kluwer Italia, Alessia Berra: «Diamo voce al merito delle donne»

Ultimamente, ho speso molto del mio tempo a lavorare su questi temi: Information Security, Big Data, Business Intelligence e Mobility. Nel 2015, sono fermamente convinto che la priorità per i CIO debba essere l’Information Security. Se guardiamo a tutte le violazioni alla sicurezza che sono accadute nel 2013 e nel 2014, diventa chiara per tutti l’esigenza di rivedere le proprie pratiche e politiche riguardo all’accesso alle infrastrutture e alla formazione degli utenti.

Com’è lo scenario dell’innovazione nella Grande Mela?

La scena dell’innovazione si sta espandendo rapidamente nella zona di New York City. Se ne parla molto definendola “Silicon Alley” grazie a tutte le startup che sono nate a NYC negli ultimi anni e allo sviluppo del settore tecnologico con oltre 300mila dipendenti. Ci sono numerosi Meetup Tech e molti incubatori tecnologici in tutto il territorio. New York City è diventata la patria di alcune delle aziende più promettenti del settore tecnologico, tra cui Etsy, MongoDB e Vice media.

L’ascesa di New York come hub tecnologico è un fatto. La Grande Mela è passata da essere un posto che non aveva in pratica startup hi-tech a uno capace di attrarre più di tre miliardi di dollari di investimenti all’anno, che sono meno di quelli dell’area della Baia di San Francisco, ma che bastano a mettere NYC in buona posizione davanti a Boston e tutti gli altri hub tecnologici degli Stati Uniti.

Quali sono i fattori chiave che hanno permesso questa crescita?

JLS Technology USA ha sede nel New Jersey nell’Institute of Enterprise Development Center di tecnologia, che ospita novanta aziende tecnologiche in fase di startup e oltre ottantacinque aziende già di successo.

NYC offre un ottimo ecosistema economico per gli investimenti. Ho viaggiato molto per il mondo, ma nessuna città è come New York City. Credo che il riconoscimento globale della città e le nuove agevolazioni fiscali consentiranno a New York di prosperare e crescere ancora di più come un hub per le aziende di tecnologia e innovazione.

Quali sono i trend topic da non perdere di vista?

Big data, business intelligence, Internet of Things e mobile sono le tecnologie del futuro per le imprese. Direi che nel mercato consumer, la faranno da padroni i dispositivi wearables e l’automazione domestica.

Leggi anche:  Rosalba Agnello è la nuova Head of SAP SuccessFactors di SAP Italia

I big data e la business intelligence servono per migliorare le capacità decisionali delle organizzazioni da un punto di vista dell’analisi predittiva e prescrittiva. L’Internet delle cose connetterà nuovi oggetti come le automobili, macchinari, prodotti, creando nuove opportunità per le imprese. Infatti, aumenteranno all’infinito i possibili casi d’uso e i potenziali flussi di reddito.

Il mobile è stato protagonista degli anni scorsi. Nel 2014, il numero di dispositivi mobili è di poco inferiore al numero di persone nel mondo. Sempre più persone passano il tempo sui dispositivi mobili su cui ad esempio si vede anche la tv, tanto che si parla di “second screen”. Questo ha creato la necessità di nuove applicazioni mobili e l’adozione di nuove strategie necessarie per indirizzare gli utenti mobili.

Evidenzio e rimarco ancora l’importanza di un focus sulla sicurezza delle informazioni in azienda. Le attuali violazioni di information security e di hacking sono una tendenza molto allarmante e le organizzazioni devono garantire che stanno mantenendo i dati dei clienti al sicuro.

 

Will Lassalle StorY

Attualmente CIO di JLS Technology USA nella città di New York, per quasi vent’anni ha lavorato nel settore privato e pubblico, contribuendo a trasformare infrastrutture IT di ogni dimensione. Ha studiato all’Università di Phoenix. Ha una laurea in IT-Information Security, un MBA in Project Management, un Master in Project Management presso la Columbia Business School di New York City. Attivissimo in rete, il suo blog (Next Great CIO – www.wlassalle.com) è un punto di riferimento e di ispirazione per i CIO di tutto il mondo.