Oltre agli Stati Uniti, il tema della net neutrality interessa anche la Gran Bretagna la cui Camera potrebbe presto riclassificare internet
Il pericolo sembra scongiurato negli Stati Uniti dove la neutralità della rete non permetterà la creazione di una corsia preferenziale a pagamento per accedere più velocemente a contenuti digitali. Nei mesi scorsi per volontà di alcune telco e politici nazionali, l’argomento sul possibile arrivo di servizi premium aveva fatto mobilitare gli attivisti del web oltre ad associazioni in difesa dei diritti dei consumatori. Se internet è un bene considerato oramai primario, è indispensabile che anche l’accesso ai servizi resti tale, senza la formazione di un segmento più povero e uno più ricco, in grado di viaggiare con maggiori vantaggi.
La riclassificazione
Per bloccare un rischio del genere, il governo statunitense procederà presto a una riclassificazione della rete che verrà intesa come utilità al pari dei servizi di telefoni mobile. In quel caso, nessuna norma successiva potrà modificare l’accesso alla piattaforma all’interno di un singolo pacchetto in abbonamento bloccando di fatto diverse velocità internet. Si tratta della stessa strada che vuole percorrere la Gran Bretagna dove la Camera dei Lord spinge perché il Parlamento proceda con la classificazione di internet come “servizio di utilità” così come accade in paesi, come l’Estonia, in cui è considerato un diritto umano. La Camera ha prodotto un report dal titolo “Make or Break: The UK’s Digital Future” liberamente scaricabile e nel quale si leggono le motivazioni di un internet che sia pienamente accessibile, che copra tutto il paese e che che viaggi spedito su una banda superveloce. Proprio come in Italia.