HP, il nuovo stile dello storage. Verso l’iperconvergenza

Le continue innovazioni nelle infrastrutture software defined, nei sistemi convergenti e nell’ambito flash, contribuiscono a rafforzare la competitività dello storage targato Hewlett-Packard

Attiva su numerosi fronti dell’IT, HP non sta certo a guardare nell’arena sempre interessante dello storage. Anzi, ne sta facendo una componente strategica dell’offerta, nel quadro di quel “nuovo stile dell’IT” che da un po’ di tempo costituisce la cifra stilistica del colosso californiano, per affrontare al meglio i noti trend relativi a sicurezza, cloud computing, mobilità e big data. In una conversazione a tutto campo con Yari Franzini, storage and networking division country manager di Hewlett-Packard italiana, Data Manager fa il punto sugli annunci più recenti, iniziando doverosamente dall’ambito software defined, da tempo uno dei temi più caldi dell’IT, che ha contagiato un po’ tutti gli aspetti chiave delle infrastrutture informatiche, storage compreso.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

A tutto software defined storage

«Per quanto riguarda il software defined storage, HP è stata pioniera, a iniziare dall’acquisizione di LeftHand Networks, avvenuta nel 2008, e che ci ha consentito di ampliare la nostra offerta con una macchina virtuale storage che può operare su qualsiasi server, potendo slegare il sistema operativo storage dal server sottostante. Tre anni fa, abbiamo operato un rebrand di queste appliance, identificandole come HP StoreVirtual ed estendendole nell’offerta, tanto che oggi i clienti che acquistano un server HP trovano spesso già a bordo una licenza StoreVirtual» – spiega Franzini. «Questa componente si inscrive nel grande tema della converged infrastructure di HP, che consente di mettere insieme server, storage, networking e software relativi in modo da ottimizzare al meglio tutti gli elementi».

All’interno di questo tema, la strategia storage di HP prevede soluzioni per diverse architetture. Per fare qualche esempio, si possono citare l’offerta 3Par per il primary storage, eredità dell’acquisizione effettuata nel 2010; oppure le funzioni StoreOnce, l’algoritmo di deduplica utilizzato soprattutto per le funzioni di back up; e infine StoreVirtual che, come appena accennato, è dedicato al software defined storage. «Queste tre famiglie di soluzioni riguardano architetture differenti, ma sono legate da caratteristiche comuni che contribuiscono a definire l’unicità della proposta storage di HP: scalabilità orizzontale, flessibilità, garanzia di performance, e soprattutto ritorno sull’investimento in tempi brevissimi» – sottolinea Franzini.

Un data center a portata di mano

Un elemento importante dell’offerta di HP è costituito anche dai sistemi convergenti server, storage, networking e relativo software. La ragione è presto detta. «Avere un sistema pre-assemblato e pronto per essere messo subito all’opera abbassa notevolmente il time-to-market e permette di essere sempre in linea con le esigenze di business, sempre in cambiamento» – fa notare Franzini. All’interno dei sistemi convergenti spicca anche il sistema HP Helion CloudSystem CS200-Hyper-Converged StoreVirtual, che «si affianca alla gamma e abilita un diverso tipo di approccio iperconvergente, in quanto si tratta di un dispositivo a elevatissima densità che permette di avere un vero e proprio data center all’interno di un rack standard 2U» – spiega Franzini. Lanciato pochi mesi fa, in occasione dell’evento HP Discover 2014 svoltosi a Barcellona all’inizio di dicembre, il nuovo sistema fonde infrastruttura convergente, iper-convergenza e il modello software-defined per gestire i carichi di lavoro più importanti in ambienti IaaS (infrastructure as a service), cloud, mobility e big data.

Leggi anche:  Parigi 2024: Galaxy Z Flip6 Olympic Edition consegnato agli atleti per un'esperienza olimpica da medaglia d'oro

Questa ulteriore opzione iperconvergente amplia la famiglia di sistemi convergenti HP, che sono costantemente in crescita anche per rispondere alle richieste di un mercato che va sempre più verso le soluzioni preconfigurate. È anche per questo che la società propone oggi soluzioni “general purpose”, votate soprattutto alla virtualizzazione con i sistemi HP 300 e 700, oppure soluzioni ottimizzate per le diverse applicazioni, come per esempio i big data di Sap Hana, la business intelligence di Microsoft, e anche gli analytics di Vertica, che fanno parte come noto della linea prodotti di HP stessa.

L’ora del flash storage

L’altro trend del momento è la proposizione Flash Storage. Si tratta di «un’architettura in grado di fornire un’offerta pressoché unica sul mercato, dato che per noi il flash storage non costituisce una scelta per applicazioni di nicchia, ma si rivolge a tutti gli usi». Questo grazie anche all’offerta 3Par, che prevede una soluzione «ottimizzata fin dalla nascita per avere prestazioni di livello flash senza dover ricorrere a compromessi o add-on particolari, e a un costo che attualmente è sotto i 2 dollari per Gb, in modo da poter posizionare il flash ovunque, con un rapporto tra performance, capacità e costi che permette un vero e proprio cambio di paradigma» – sottolinea Franzini. Anche perché «per HP, 3Par Flash non è slegato dal resto dei componenti, ed è così che si evitano alla radice i problemi in cui talvolta incorre chi affianca il flash allo storage tradizionale. La realtà è invece che 3Par dispone di un unico sistema operativo per tutte le soluzioni, senza che vengano creati i famigerati “silos” oppure che si debbano frapporre mezzi per tradurre i diversi linguaggi» – afferma Franzini.

Valutare la migrazione

In questo ambito, il modello di punta è rappresentato da HP 3Par StoreServ 7440c Converged Flash Array, un sistema che oltre a garantire le efficienze e le perfomances delle infrastrutture Flash, permette di scalare anche con dispositivi Drive tradizionali. Con accesso a blocchi, file e oggetti, una capacità totale di 3,5 petabyte, prestazioni ottimizzate, resilienza di tipo enterprise e connettività ad alta velocità, 3Par StoreServ 7440c incrementa l’agilità e l’efficienza, riducendo i requisiti di spazio del data center. Non solo. Oggi, per chi sta valutando la possibilità di passare a flash nell’ambito di un’infrastruttura nuova o esistente, HP 3Par Flash Advisor fornisce una serie integrata di strumenti gratuiti, capace di offrire informazioni dettagliate utilizzabili sui sistemi StoreServ, per ottimizzare gli investimenti flash attuali e futuri. Il set di strumenti Flash Advisor consente in primo luogo di ridurre i costi in modo intelligente, analizzando i dati delle applicazioni e adottando selettivamente 3Par Thin Deduplication inline, per ottimizzare prestazioni ed efficienza. Inoltre, permette anche di incrementare online lo spazio utilizzabile, recuperando la capacità associata ai dati duplicati nei volumi esistenti con thin provisioning o completo, grazie a 3Par Dynamic Optimization. E al tempo stesso, consente non solo di accelerare le applicazioni con attività di lettura intensive, analizzando le logiche di lettura e scrittura per volume di storage e identificando i volumi appropriati per l’utilizzo con HP 3PAR Adaptive Flash Cache, ma anche di dimensionare correttamente gli investimenti, determinando con precisione la capacità flash necessaria per supportare i dati importanti quando si utilizza HP 3PAR Adaptive Optimization.

Infine, 3Par StoreServ 7440c «può installare i drive disco tradizionali, e questo ci dà una posizione privilegiata sul mercato, in quanto disponiamo di una soluzione reale e vendibile. E infatti, i riscontri non mancano: si tratta davvero di un sistema che si sta vendendo molto bene» – conclude Franzini.

Leggi anche:  Apple, a maggio attesi i nuovi iPad