Si tratta del più grande impianto solare mai realizzato su suolo pubblico: è il Desert Sunlight Solar Farm, inaugurato e gestito da First Solar in California
Il mega impianto ha una capacità record da 550 MW, per 16 chilometri quadrati di pannelli solari, che che andranno a coprire il fabbisogno energetico di oltre 160 mila famiglie americane.
300mila tonnellate in meno di CO2
Inaugurato dal segretario degli Interni americano, Sally Jewell, l’impianto prevede il funzionamento di oltre 8 milioni di pannelli, per la maggior parte moduli fotovoltaici cristallini. In minima parte invece Desert Sunlight Solar è costituito da pannelli a film sottile fatti con tellururo di cadmio (CdTe), prodotti dalla First Solar. Il fotovoltaico sta diventando una fonte di energia diffusa e in forte crescita nei mercati emergenti, così come la realizzazione di sistemi innovativi per sfruttare l’energia solare, come la pista ciclabile con pannelli solari ad Amsterdam.
Si stima che l’impianto andrà a eliminare un quantitativo di emissioni dannose pari a circa 300 mila tonnellate di anidride carbonica ogni anno.
“Questo è l’inizio di un futuro ad energia rinnovabile. Prima del 2009 nessun progetto solare aveva ricevuto un’autorizzazione su un terreno pubblico; ma da allora il sistema è cambiato.” ha detto Jewell.
Realizzato su un suolo pubblico gestito dal Federal Bureau of land management, l’impianto è stato sovvenzionato con quasi 1,5 miliardi di dollari: l’energia prodotta dal Desert Sunlight verrà acquistata da due aziende californiane, la Pacific Gas & Electric e la Southern California Edison.
Migliorare l’energia rinnovabile e aumentare l’occupazione
Armando Pimentel, presidente di NextEra Energy Resources, uno dei proprietari del progetto insieme a GE Energy Financial Services e Sumitomo Corporation, ha commentato così:
“Non saremmo qui oggi senza il duro lavoro e la collaborazione di tutti i nostri partner: siamo orgogliosi del progetto e sappiamo che Desert Sunlight aiuterà la California a raggiungere gli obiettivi fissati in materia di energia rinnovabile e ad aumentare notevolmente l’occupazione.”
Al lavoro sull’impianto al momento sono 15 operatori soprattutto per la sua manutenzione, ma sono stati necessari una media di 440 per i lavori di costruzione, nell’arco di oltre tre anni. E’ stato previsto che le risorse provenienti dall’affitto del suolo serviranno a finanziare miglioramenti infrastrutturali delle comunità locali.