Specifiche da fascia media e prezzo da low-cost ma è l’interfaccia la vera novità del primo vero telefonino Linux
Ne siamo certi: l’Ubuntu Phone potrebbe fare lo stesso proselito di Apple. Non tanto per la qualità di materiali, forme o prestazioni ma per il popoloso mondo che il pinguino nerd si porta dietro da anni. Dall’annuncio di una versione mobile di Ubuntu sono passati oramai due anni e tutto sembrava essere oramai perso tra crowdfunding e progetti mai realizzati. In questi giorni invece è arrivata l’ufficialità del BQ Aquaris E4.5 Ubuntu Edition che può essere considerato il primo telefonino con un sistema operativo derivato da Linux (anche Android lo è ma solo nel codice).
Come è fatto
BQ è il produttore spagnolo che ha realizzato lo smartphone e che lo proporrà sul mercato al prezzo concorrenziale di 149 euro. Si tratta di una cifra più che abbordabile per quello che si appresta a essere più un esperimento verso il pubblico che una vera pietra miliare. Del resto ricordiamo tutti il primissimo HTC G1, l’apripista dei successivi modelli di smartphone con Android. Il display di Aquaris E4.5 è un IPS da 4,5″ con risoluzione qHD (540×960 pixel); il processore è un quad-core MediaTek Cortex A7 a 1,3 GHz, la Ram da 1 GB e 8 i GB di memoria flash espandibili con microSD fino a 32 GB. La fotocamera principale è da 8 Megapixel con autofocus e dual flash mentre la secondaria è da 5 Megapixel. Ci sono il Wi-Fi 802.11b/g/n, Bluetooth 4.0, GPS e ingresso micro USB. Lo smartphone è dual SIM e integra una batteria da 2.150 mAh. Le vendite saranno effettuate solo online e con disponibilità ridotte. Per maggiori informazioni è possibile seguire gli account Twitter @Ubuntu, @bqreaders dove arriveranno tutte le informazioni.