Banking for tomorrow: la banca di domani secondo IDC

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“Il futuro è mobile e non immobile”: previsioni e trend secondo gli esperti del settore

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La banca del futuro e i trend che la caratterizzeranno, con un occhio soprattutto sul mondo mobile. Questo il tema di cui si è parlato all’IDC Banking Forum tenutosi martedì scorso a Milano, con focus sulla trasformazione che il settore finanziario sta attraversando ora, in un quadro dominato da un lato dalla crisi e da timidi segnali di ripresa, dall’altro dalla forte spinta verso modelli di business innovativi e digital-first. Renzo Vanetti, Independent Consultant ha sottolineato che “il mobile non è più una scelta ma un must”. Ricerche di mercato condotte negli Usa evidenziano che nella realtà delle PMI, Internet arriva a generare fino a metà del fatturato, con un ruolo importante giocato dalle app mobili, e che le aspettative verso l’economia digitale restano alte anche a fronte delle frodi informatiche. Più in generale il mondo mobile è ormai visto come essenziale alla crescita delle aziende, di qualunque settore e dimensione.

Fabio Rizzotto, Senior Research & Consulting Director – IDC Italia ha messo in evidenza che l’economia sta soffrendo ma anche cambiando velocemente. La terza piattaforma (Big Data, Social, Mobile e Cloud) sta ridefinendo le piattaforme di business anche nelle banche e istituzioni finanziarie. In Italia la maggioranza di questi soggetti utilizza almeno una soluzione di cloud pubblico, e molte stanno migrando verso il cloud privato. Nel 2015 si registra un 30% di aumento delle aziende che studiano nuovi progetti di Big Data, mentre il 35% ha lanciato app native per uso esterno e la metà delle aziende utilizza i social media. Certo i rischi ci sono, specie a livello di protezione dei dati e danni di reputazione, ma la rivoluzione digitale è ormai pervasiva. “L’importante è riuscire a ottenere il meglio dall’effetto combinato dei driver del cambiamento rappresentato dai paradigmi della terza piattaforma. Per questo occorre un tipo di innovazione gestita che massimizza i risultati in termini di benefici per il business e controlla gli effetti di un uso sempre più dilagante della tecnologia”.

Banking for tomorrow: la banca di domani secondo IDC
Da sinistra: Sergio Moggia, Donato Vadruccio, Marco Zaffaroni e Renzo Vanetti

L’adozione della “terza piattaforma”

Andrei Charniauski, Research Manager – IDC Financial Insights ha parlato dell’adozione delle tecnologie della terza piattaforma nel settore finanziario. A livello europeo le istituzioni dedicate al finance aumenteranno il budget IT, mentre banche e assicurazioni investiranno in tecnologia per supportare la crescita e sviluppare prodotti o servizi innovativi. Nel corso di quest’anno anche la presenza sui social verrà aumentata, con previsioni di crescita significative sul monitoraggio e la ricerca attraverso i social network, oppure per chiedere feedback e commenti ai clienti o gestire in varie forme la community on-line. “Le principali aree d’investimento nell’IT per le banche europee nel 2015 saranno i processi core, i pagamenti, la prevenzione delle frodi, l’automazione, l’on-line banking e le app mobili”, ha spiegato il manager. Le decisioni fondamentali che i servizi finanziari dovranno prendere quest’anno a livello mondiale secondo IDC riguardano la trasformazione in chiave digitale del business model, gli analytics, il video-banking, il cloud e le cryptocurrency, tra gli altri. “Si investiranno oltre 30 miliardi di dollari nel rinnovamento di processi core, ma è molto importante per il successo nella nuova era del business una mentalità complessiva orientata al cambiamento”.

La vision di alcuni grandi player

Per Enrico Trovati, Responsabile Business Marketing di Telecom Italia “il mobile è un must have per la trasformazione digitale del nostro paese ma bisogna saper gestire la transizione dai sistemi legacy al nuovo paradigma”, e il modello del cloud computing nelle sue diverse versioni si accompagna a questa trasformazione. “Nuvola Italiana di Telecom unisce sicurezza e mondo mobile – ha proseguito Trovati –, consente un approccio flessibile e cooperativo per integrare le tecnologie, assicura i livelli di servizio e permette di trasformare il digitale in una grande opportunità”. Nel panel discussion che è seguito sono invece intervenuti Sergio Moggia, General Manager Consorzio Bancomat, Donato Vadruccio, Responsabile Divisione Servizi Bancari di Banca Mediolanum, Marco Zaffaroni, Chief Operating Officer – Direzione Centrale Operations di CheBanca! – Gruppo Mediobanca. Tra i temi emersi quelli dei pagamenti in mobilità, degli strumenti di autenticazione per garantire le transazioni, dei mobile wallet e dei servizi a valore aggiunto per collegare informazioni turistiche, commerciali e di prossimità, veicolate dai device mobili, ai servizi bancari. In chiusura l’intervento di Silvio Fraternali, Responsabile Direzione Sistemi Informativi di Intesa Sanpaolo Group Services, ha messo in evidenza come il mobile sia un “acceleratore della digitalizzazione per rendere il cliente il vero protagonista di un nuovo tipo di esperienza, che unisce mondo fisico e virtuale e porta a riprogettare il sistema della banca verso quello che chiamiamo ‘banca estesa’. Il digitale comporta una trasformazione del business e dei modelli organizzativi che è ormai fondamentale abbracciare in tutta la sua portata”.

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