La Commissione Ue ritiene che il tax ruling concesso ad Amazon dal Lussemburgo si configuri come aiuto di stato che limita la concorrenza
Amazon è nei guai per il regime fiscale concessole in Lussemburgo. Il Granducato avrebbe concesso al colosso dell’e-commerce un trattamento fiscale anticipato (tax ruling), ovvero le lettere di intenti che le autorità fiscali inviano alle aziende per spiegare come trasferire beni e servizi da una filiale all’altra. Teoricamente questa pratica non è illegale ma Amazon, che ha scelto il regista Woody Allen per dirigere una serie TV per Amazon Istant Video, se ne sarebbe avvantaggiata in modo anti-concorrenziale.
Amazon nei guai per le tasse in Lussemburgo ma non è la sola
La Commissione europea, in una lettera diffusa oggi, afferma di aver condotto un’analisi sulla tassazione del colosso dell’e-commerce e ha concluso che il tax ruling concesso ad Amazon “costituisca aiuto di stato” e quindi ci sono seri dubbi “sulla compatibilità di questa misura con il mercato interno Ue”. L’organo Ue attualmente sta indagando anche sul trattamento fiscale concesso dall’Irlanda a una sussidiaria di Fiat, Apple e Starbucks.
La Commissione non ha ancora raggiunto un verdetto definitivo nei confronti di Amazon e delle aziende sotto inchiesta. La decisione finale dovrebbe arrivare entro il prossimo giugno. Inoltre, altre indagini simili a questa potrebbero essere aperte a seguito dello scandalo LuxLeaks, un’indagine dell’International Consortium of Investigative Journalists che ha scoperto irregolarità nelle pratiche fiscali di diverse multinazionali in Lussemburgo.