Il Parlamento Ue ha approvato l’azzeramento del roaming a partire dal 2015 ma il provvedimento sarà probabilmente posticipato al 2018
I costi di roaming sono visti come un fastidio dalla maggior parte degli italiani e dai cittadini europei in generale. In molti non capiscono la necessità di dover pagare di più la connessione Internet su mobile quando si trovano all’estero. L’ex commissario all’Agenda Digitale, Neelie Kroes, ha fatto dell’eliminazione del roaming una delle sue battaglie personali e la vittoria sembrava vicina. Ad aprile il Parlamento Europeo aveva approvato il pacchetto “Connected Continent”, che avrebbe abolito il roaming a partire dal 15 dicembre 2015. Oggi, però, la fatidica data è stata rinviata al 2018.
Roaming azzerato dal 2018, colpa della Lettonia
Il motivo del rinvio dell’azzeramento dei costi di roaming è da ricercare nella presidenza europea assegnata alla Lettonia dal 1 gennaio 2015. Il Paese baltico ha creato in documento in cui chiede di posticipare l’operazione al 2018 per omologare le tariffe all’ingrosso imposte dai provider agli altri operatori per poter avere accesso alle proprie reti. L’idea è di allineare i prezzi all’ingrosso a quelli al dettaglio per far sì che il costo per l’utente non aumenti in conseguenza dell’azzeramento del roaming.