Negli USA è nata una class action contro Apple in quanto iOS 8 consumerebbe troppa memoria. Lo spazio di storage si ridurrebbe fino al 20%
Nuovi guai per Apple dopo il caso iTunes, che un giudice californiano ha confermato non essere legato a pratiche anti-concorrenziali in merito alla gestione della musica su iPod. Un gruppo di utenti statunitensi capitanati di Paul Orsahn e Christopher Endara hanno realizzato una class action contro la Mela per l’eccessivo utilizzo della memoria da parte di iOS 8. Il sistema operativo è accusato di ridurre lo storage disponibile di circa il 20%.
iOS 8 mangia la memoria per favorire iCloud?
Apple è accusata di aver diffuso un messaggio pubblicitario ingannevole, in quanto la capacità di memoria dei dispositivi da lei venduti è molto inferiore rispetto alle cifre ufficiali. iPod da 16 GB dopo l’aggiornamento ad iOS 8 hanno in realtà uno spazio di storage di 12,3 GB. La stessa cosa vale per iPad (3,4 GB di memoria sottratta), iPhone 6 (capacità di storage ridotta del 18,8%) e iPhone 6 Plus (riduzione del 20,6%). Apple, che ha esteso a due settimane il diritto di recesso sui contenuti digitale acquistabili su iTunes, è stata inoltre accusata di aver deciso a tavolino questa caratteristica del suo sistema operativo per far sì che gli utenti adottino la piattaforma di cloud storage iCloud. I firmatari della class action ritengono che la Mela, che ha pubblicato online il discusso film “The Interview” debba risarcire anche i possessori di device con iOS 8 pre-installato.