Secondo l’Accenture Digital Innovation Survey, i player assicurativi investiranno in media 44 milioni di dollari per la digitalizzazione nei prossimi tre anni e più della metà prevede di effettuare acquisizioni di startup innovative nello stesso periodo
Il 60% dei manager delle Compagnie di assicurazione ha intenzione di effettuare acquisizioni di startup assicurative digitali nei prossimi tre anni, per migliorare il proprio positioning nel mondo digitale. Questo è uno dei dati che emerge dalla ricerca di Accenture, la Digital Innovation Survey, basata su un’indagine condotta fra 141 Società di assicurazione in 21 paesi, tra cui l’Italia rappresentata da 15 delle principali realtà del Paese.
Secondo lo studio, le aziende telematiche, i siti web di comparazione di prezzi delle polizze assicurative e le società specializzate in analytics risultano i target di acquisizione più citati: sono infatti menzionati rispettivamente dal 47%, dal 43% e dal 38% dei dirigenti intervistati. Inoltre, il 43% degli assicuratori interpellati ha già acquisito startup, o ha in programma di farlo a breve, per sfruttare al meglio le opportunità digitali.
L’indagine rivela inoltre che circa il 75% degli assicuratori ritengono che il digitale trasformerà radicalmente il loro settore nei prossimi cinque anni. In particolare, le Società di assicurazione del ramo danni (P&C) prevedono che le iniziative digitali consentiranno di incrementare i premi del 5% nei prossimi tre anni, mentre chi si occupa di assicurazioni vita prevede un aumento del 7%.
[blockquote style=”4″]“Gli operatori assicurativi hanno compreso che la tecnologia digitale trasformerà il loro modus operandi e crediamo che il settore stia entrando in una fase di cambiamento senza precedenti, che porterà alla nascita di prodotti, servizi e modelli aziendali completamente nuovi”, commenta Massimilano Livi, Insurance Management Consulting Managing Director Accenture. “Investire nelle start-up può consentire agli assicuratori di tenersi al passo con i cambiamenti tecnologici in maniera efficiente e può rappresentare un acceleratore della strategia di trasformazione digitale. I risultati della Survey dimostrano che chi ha già adottato una chiara strategia digitale ha un vantaggio che gli consente di puntare ad un incremento di crescita più che doppio rispetto alle altre compagnie. Fino all’8% nel settore Danni.”[/blockquote]
Le assicurazioni che operano nel ramo Danni (P&C) programmano di destinare una media di 47 milioni di dollari per investimenti digitali nei prossimi tre anni, mentre le Società che si occupano di assicurazioni vita pensano di investire una media di 40 milioni di dollari.
Tuttavia, l’indagine rivela anche che il 60% delle Compagnie di assicurazione considera i propri investimenti nel digitale come “sperimentali”, mentre solo il 22% degli intervistati ritiene che gli investimenti effettuati dalla loro Società abbiano lo scopo di apportare innovazioni di tipo disruptive. Alla domanda su cosa ostacoli l’esecuzione della propria strategia digitale, il 42% degli intervistati ha indicato gli attuali sistemi IT, mentre per il 30% la causa è da individuare nella mancanza di competenze adeguate.
Inoltre, la survey ha mostrato come il 21% degli assicuratori non ha una strategia digitale, mentre il 32% ha focalizzato la propria strategia digitale solo alle vendite e alla distribuzione, o all’interazione con i clienti. Meno della metà (47%) degli intervistati ha dichiarato di avere una strategia digitale che copre l’intera catena del valore.
Le assicurazioni sono aperti a nuove partnership, anche con i colossi di Internet
Il 72% degli intervistati ha sottoscritto, o hanno in programma di sottoscrivere, nuove partnership di distribuzione e, fra di essi, il 69% stanno considerando di stipulare accordi con banche, mentre quasi la metà (44%) cita società tecnologiche, come Google o Facebook, come potenziali partner.
Inoltre, da quanto emerso nell’indagine, quasi il 61% degli assicuratori stanno già offrendo, o stanno prendendo in considerazione l’offerta di prodotti e servizi non assicurativi, come la sicurezza domestica, i sensori intelligenti e la manutenzione dell’auto.