Nel 2015 Microsoft potrebbe realizzare il suo primo wearable dedicato al mondo dei videogame. Ecco le indiscrezioni
Microsoft ha debuttato di recente con Band, un braccialetto dedicato al fitness (ma non solo) con cui l’azienda si pone in concorrenza con i vari iFibit e Jawbone. In realtà, Redmond ha dalla sua un ecosistema certamente più vasto, in grado di innalzare l’esperienza con Microsoft Band a livelli superiori. Ma non è tutto. Nell’ottica di coinvolgere sempre più il popolo di videogiocatori, fan o meno della Xbox, il big dell’hi-tech sarebbe in procinto di realizzare un indossabile da integrare alla console di casa di next-gen, la Xbox One, portando nuove possibilità interattive agli utenti. La notizia, non ancora confermata, arriva da Joe Officer, capo della della Exertis, uno dei fornitori di Microsoft per la costruzione della One che ha riferito al sito PCR: “Il mercato dei wearable cresce in continuazione e per questo dovremmo aspettarci un paio di dispositivi dedicati da parte di Microsoft durante il prossimo anno”.
Di cosa si tratta
Spiegando meglio le sue parole, Officer è andato avanti dicendo: “Un prodotto potrebbe essere connesso alla Xbox One, che già presente diverse app per il fitness e la salute. Aggiungetele ad un sensore che può monitorare, in tempo reale, il battito cardiaco o altri parametri basilari e avrete un monitoraggio personale completo”. Questa notizia non sorprende, almeno per due ragioni. Prima di tutto la Xbox One si è posta sin da subito come dispositivo di intrattenimento a 360 gradi. Grazie al Kinect, l’utilizzo va oltre i videogiochi e chi decide di comprarla sa cosa si porta a casa. L’avere uno strumento che riesce ad integrarsi con queste funzioni vuol dire portarsi dietro un pezzo di Xbox One, così da aumentare la precisione delle informazioni contenute in ambito fitness.
Secondo gamepad?
Inoltre Microsoft, da tempo, pensava agli indossabili. Con tutta sincerità, Microsoft Band non sembra essere quel dispositivo così attraente da suscitare l’interesse di una larga fetta di utenti, se non chi ha in casa un Windows Phone. Con un accessorio connesso al mondo Xbox invece, la casa statunitense si assicura un certo appeal verso il popolo dei videogamers che, mai dire mai, potrebbero ritrovarsi al braccio uno strumento alternativo per interagire con i videogiochi. La community di sviluppatori e l’apertura delle API faranno il resto.