TILab: Buon Compleanno, Innovazione

Il 3 dicembre scorso, a Torino in Via Guglielmo Reiss Romoli, Telecom Italia ha celebrato i cinquant’anni dell’avvio della Ricerca nel campo delle Telecomunicazioni (e dintorni) a seguito della nascita di CSELT (Centro Studi E Laboratori di Telecomunicazioni)  avvenuta il 5 dicembre 1964

L’eredità di CSELT è stata raccolta da TILab nel 2001, che ora conta più di mille dipendenti – la maggior parte laureati – in cinque città (Torino, Roma, Milano, Napoli e Trento) e che ha nel suo portafoglio più di tremila brevetti, anche internazionali, oltre a numerose collaborazioni con università e alla partecipazione ai più importanti enti di standardizzazione del settore di riferimento.

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L’evento – a cui hanno partecipato il Presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi e il Sindaco di Torino, Piero Fassino, oltre a numerosi testimoni del mondo politico, industriale e universitario della città – è stato occasione per ricordare alcune delle tappe più significative del Centro: dalle sperimentazioni pioneristiche nell’ambito fibre ottiche della seconda metà degli anni settanta del secolo scorso, alla conduzione del progetto mirato alla definizione dello standard MPEG per la compressione digitale del segnale audio-video – padre degli mp3/mp4 diffusissimi in tutti i dispositivi – alla prima videochiamata mobile nel mondo attraverso lo standard UMTS (3G) nel 1999, fino alle prime sperimentazioni condotte in LTE (4G) dieci anni dopo. Una storia ricca di successi, su cui poggiano le basi per un futuro che appare affascinante: dallo sviluppo di reti a banda larghissima sia su rete fissa (attraverso l’uso pervasivo delle fibre ottiche e di nuove architetture di rete) che su rete mobile (già si studia qui la quinta generazione), a nuovi modelli di utilizzo e gestione della rete per garantire maggiori efficenze e flessibilità (SDN/NFV), fino alla progettazione e caratterizzazione di servizi innovativi per le nostre città, all’interno dell’ecosistema che viene denominato Smart City. Quest’ultimo è stato  particolare protagonista della giornata perché, con l’occasione delle celebrazioni del cinquantenario, Tilab ha inaugurato un nuovo laboratorio dove sviluppare e dimostrare questa tipologia di prodotti e servizi, denominato Open Air Lab.

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Per uscire dalle secche di una crisi economica che ci sta opprimendo da lungo tempo serve investire molto di più in R&D, come ha sottolineato il Sindaco Fassino, ricordando i cambiamenti epocali vissuti negli ultimi 50 anni dalla città, che ha comunque sempre brillato per inventare nuovi percorsi. Suggestione raccolta dal Presidente Recchi che ha rammentato come Telecom Italia sia stata motore di modernizzazione per l’Italia e,  in particolare  con i suoi laboratori e soprattutto le sue persone, sia oggi ancor più tesa a guidare le tecnologie ICT che stanno cambiando radicalmente il modo di lavorare e di socializzare di tutti noi. Una vera e propria rivoluzione appena iniziata che, se dominata e controllata, potrà permettere un futuro importante per il Sistema Paese.

Al centro, quindi, deve essere posta l’Innovazione, che è stato il tema della tavola rotonda moderata da Marco Bardazzi – Digital Editor de La Stampa – e che ha visto come protagonisti Sandro Dionisi, Direttore TILab, Stefano Micelli, professore di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università Ca’ Foscari a Venezia, Juan Carlos de Martin, professore al Politecnico di Torino oltre che Co-Direttore Centro Nexa per Internet e Società e Damiana Catanoso, giovane e brillante studentessa siciliana, vincitrice di una competizione promossa dalla Nasa, grazie a un progetto di una serra ripiegabile ed autosostenibile da inviare su Marte.

Dalle loro testimonianze e dal loro confronto si può trarre una sintesi interessante: è necessario, anzi fondamentale, “liberare” l’innovazione, costretta spesso a vivere  in settori industriali e accademici ristretti e specialistici, in una parola suggestiva mirare alla sua “contaminazione”: tra discipline, culture, processi, persone…

L’evento è stato poi chiuso da un confronto, simpatico e intelligente, tra Beppe Servegnini, noto giornalista, e Alessandro Baricco, noto scrittore, che hanno anch’essi disquisito sul protagonista della giornata.

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Severgnini – dopo aver premesso, quasi mettendoci in guardia, come la parola “innovazione” sia uno dei termini più abusati di quest’ultimi anni – ha sottolineato come possa essere “potente” riuscire a mediare tra la velocità e la sintesi che ci costringono a vivere le nuove tecnologie con l’approfondimento e riflessione che invece erano capisaldi di un mondo “pre-internet”. Superare questa polarizzazione esistente oggi, soprattutto in Italia, tra vecchie e nuove generazioni sarà la scommessa per un futuro nuovo e di progresso, e lui appare ottimista. Baricco, d’altro canto, ricordando come progresso e sviluppo non siano sinonimi, ci ingiunge alla consapevolezza di un’innovazione capace invece di sovvertire “l’ordine sociale” mettendo in soffitta antichi mestieri e creando nuovi “padroni del mondo”. Innovazione, insomma, come sinonimo di “rivoluzione”. Per chiarire il suo pensiero ci ricorda ad esempio quale trasformazione epocale sia stata l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutemberg, che ha distrutto centinaia d’anni di “tradizione orale”. Ma non per questo non possiamo non pensare come sia stata vera e propria conquista dell’umanità! Baricco mi pare abbia verso la tecnologia un atteggiamento più prudente, sapendo che non se ne può fare a meno ma cercando di mantenere una forma di “nobile distacco”. Molto divertente, allora, quando si è speso per la sua “crociata” contro l’utilizzo oramai pervasivo delle emoticons, ovvero delle faccine, nelle nostre abituali conversazioni digitali. Divertente, ma – spero che non se la prenderà – io continuerò a utilizzarle perché le ritengo regine di quella “sintesi” così adatta al mondo moderno ☺

Buon Compleanno, Innovazione e Auguri a Telecom Italia e TIlab, con la speranza di ritrovarci a festeggiare i cent’anni nel 2064, chissà come si comunicherà allora ☺

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