Silk Biomaterials, startup incubata presso il Parco Scientifico Tecnologico ComoNExT di Lomazzo (CO), ha vinto il Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI) 2014, competizione tra progetti d’impresa ad alto contenuto tecnologico, aggiudicandosi sia il primo posto per la categoria life science sia il titolo assoluto
Il premio è stato assegnato lo scorso 5 dicembre a Sassari da PNICube, l’Associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition (Start Cup).
Il PNI, che ha un valore di 25.000 euro, è uno dei più importanti premi nazionali e viene assegnato da una giuria composta da esperti del mondo imprenditoriale, finanziario e accademico sulla base dell’innovatività e originalità, della completezza e coerenza dell’analisi, della fattibilità e realizzabilità, del mercato potenziale e delle sue prospettive di crescita, dell’interesse del progetto per gli investitori, dell’adeguatezza delle competenze del management team, dell’incontro/dialogo con i gruppi e del legame con l’attività di ricerca di Università o altri enti di ricerca.
Antonio Alessandrino, capogruppo del team, ha commentato: “Siamo onorati di aver ottenuto questo riconoscimento che è uno dei più ambiti a livello nazionale. Grazie al premio potremo portare avanti lo sviluppo del nostro progetto valutando anche l’ipotesi di un ampliamento del team con una figura tecnico-scientifica”.
Silk Biomaterials sviluppa dispositivi medici impiantabili per il mercato della medicina rigenerativa grazie a una nuova tecnologia che permette di unire elementi micro- e nano-fibrosi realizzati interamente in seta.
La fibroina della seta è uno dei materiali più antichi utilizzati in applicazioni mediche. È un materiale completamente biocompatibile conosciuto per la sua abilità di promuovere l’adesione e la proliferazione cellulare e di stimolare la rigenerazione dei tessuti in-vivo, con una combinazione unica di proprietà biologiche e meccaniche.
Silk Biomaterials, utilizzando un nuovo processo produttivo, realizza dispositivi utilizzabili come protesi biodegradabili temporanee per la rigenerazione di tessuti umani; tali dispositivi sono costituiti da componenti elettrofilati in fibroina nanofibrosa (forma che massimizza le caratteristiche biologiche del materiale) e da elementi tessili in fibroina microfibrosa (forma che ottimizza le proprietà meccaniche).
Attualmente la start up è indirizzata allo sviluppo di un dispositivo medico impiantabile che possa essere impiegato nella riparazione e la rigenerazione di vasi sanguigni di piccolo calibro (coronarie, vasi periferici) e nervi periferici.
Il team di Silk Biomaterials è composto da Antonio Alessandrino (capogruppo), Gabriele Grecchi, Lorenzo Sala, Giuliano Freddi.