La sonda dell’Esa Rosetta ha scoperto che la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko è ricoperta da uno strato di materiale organico
Pochi giorni fa, il rover della NASA Curiosity ha trovato tracce di metano che potrebbe avere origine biologica in alcune rocce marziane. Oggi, la sonda Rosetta dell’Esa ha fatto una scoperta altrettanto importante. Grazie alle analisi dello spettrometro Virtis (Visible and Infrared Mapping Spectrometer) si è scoperto che la superficie della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko è ricoperta da uno strato di polveri organiche.
Le prime analisi sul corpo celeste avevano permesso di accantonare la tesi che le comete avessero portato l’acqua sulla Terra miliardi di anni fa.
Rosetta scopre materiale organico sulla cometa
Fabrizio Capaccioni, responsabile di Virtis, ha spiegato in una conferenza stampa che il materiale che ricopre la cometa è composto principalmente da carbonio, ovvero uno dei mattoni della vita. Ovviamente è ancora presto per parlare di vita aliena, anche se alcuni ufologi ritengono di aver intravisto delle strutture aliene nelle immagini trasmesse da Rosetta. La presenza del carbonio sulla cometa lascia comunque ipotizzare che questo elemento sia molto più diffuso nel Sistema Solare di quanto pensassimo.
Questi materiali, inoltre, hanno una temperatura molto più elevata rispetto agli standard delle “stelle cadenti” (-50 gradi sotto zero). Secondo gli esperti ciò è dovuto al fatto che le polveri in questione hanno una capacità riflettente ridotta.