Keen Consulting. Non solo ERP

Continua la crescita del partner di Infor, system integrator in ambito BI enterprise application e system application. Più spazio alla ricerca con investimenti in R&D a supporto della sostenibilità ambientale e dell’efficientamento energetico

Keen Consulting si sta ritagliando un ruolo di primo piano nel mercato dei system integrator grazie alla capacità di lavorare al fianco del cliente. Keen Consulting è nata proprio con la missione di offrire eccellenza nella consulenza e nella system integration, ma in maniera “tailor made” e non industrializzata. Keen Consulting – con tre sedi in Italia (il quartier generale è a Milano), e una società controllata in Svizzera – si rivolge a un target di elezione che è costituito soprattutto da piccole e medie imprese con un fatturato tra i 20 e i 400-450 milioni di euro, attive in particolare nell’ambito del manifatturiero discreto. A quattro anni dalla nascita, Keen Consulting non ha cambiato la sua mission, ma si è arricchita di nuove sfide. «Ormai i nostri clienti – racconta Pier Luigi Montanaro, presidente di Keen Consulting – hanno capito che in Keen Consulting trovano un partner che conosce e comprende bene il loro business e che li può guidare nel difficile compito di rendere efficienti i sistemi informativi aziendali». L’approccio di Keen Consulting è incentrato sull’efficienza, in quanto i clienti hanno la necessità di ottenere più funzionalità e servizi IT a parità di spesa complessiva. E in questo la partnership con Infor si è rivelata la vera chiave di volta. «Infor è il software vendor, nell’ambito delle enterprise application, che in questi ultimi tre anni ha più di tutti investito in innovazione tecnologica e ciò ha permesso a Keen Consulting di essere propositiva nei confronti dei clienti e di offrire nuove soluzioni senza stravolgere le vecchie» – spiega Montanaro. «Inoltre Infor ha investito non solo in tecnologia, ma anche in semplicità d’uso migliorando anche l’aspetto dei propri prodotti e questo è un ulteriore valore aggiunto che permette di far lavorare gli utenti in modo naturale, minimizzando i costi e gli impatti del cambiamento».

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Crescita e sviluppo

Il cloud è la sfida di questo momento. È una grande opportunità per le aziende per razionalizzare i costi legati all’infrastruttura e ottenere un maggior e miglior servizio. Resta il punto dolente della connettività. «è innegabile – mette in evidenza Montanaro – che l’infrastruttura di rete italiana sia carente su tutto il territorio nazionale. Molte zone industriali, soprattutto nel Centro e nel Sud Italia, purtroppo non hanno ancora la necessaria banda di connessione per poter utilizzare i sistemi in cloud e questo è un gap che l’Italia deve colmare al più presto, altrimenti si rischia di perdere un’occasione di sviluppo in grado di condizionare pesantemente la crescita futura».

Progetti di ricerca

Da oltre un anno, Keen Consulting ha deciso di investire nella ricerca e sviluppo a supporto della sostenibilità ambientale e in particolare nell’ambito dell’efficientamento energetico, come ci racconta Pier Luigi Montanaro. «Abbiamo avviato una partnership strategica con un’azienda esperta nell’ambito dei progetti di ricerca sperimentale e industriale, la Altanet di Altamura (BA), che ci ha permesso di identificare ambiti specifici di utilizzo delle soluzioni di Asset Management (Infor EAM).

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Per il futuro, stiamo valutando nuovi piani di investimento che ci porteranno a valutare l’utilizzo di software di classe enterprise in ambito sanitario per il monitoraggio e la manutenzione di apparecchiature biomedicali».

Oltre i confini dell’informatica

L’impegno nell’ambito della ricerca e sviluppo ha portato Keen Consulting a esplorare ambiti nuovi e diversi. «Con il nostro partner Altanet, insieme a enti di ricerca istituzionali e a un pool di aziende non IT, partecipiamo al progetto di ricerca denominato Green Community che ha come obiettivo la sperimentazione di un prototipo di quartiere residenziale a rifiuti zero» – spiega Montanaro. «Il programma prevede ricerca innovativa nell’ambito del recupero energetico secondo il modello “Waste to Energy” ed è stato ritenuto dal ministero per lo Sviluppo Economico di particolare interesse, tanto da ammetterlo tra i progetti finanziabili dallo stesso MiSE».