Il Report annuale dell’Ericsson ConsumerLab mostra il desiderio dei consumatori per una tecnologia e una connettività sempre più integrate in tutti i momenti della propria vita quotidiana – dagli specchi della propria abitazione, ai marciapiedi, alle confezioni delle medicine
Il 2014 si sta concludendo e il ConsumerLab di Ericsson, nella quarta edizione del suo Report annuale dedicato ai trend tecnologici, può presentare le principali tendenze che coinvolgeranno i consumatori nel 2015 e oltre.
[blockquote style=”4″]Michael Björn, Head of Research di Ericsson ConsumerLab, ha spiegato: “L’effetto cumulativo degli smartphone, diventati parte integrante della società, è davvero sorprendente. Come consumatori, proviamo sempre nuove app e continuiamo a utilizzare quelle che pensiamo possano migliorare, arricchire o prolungare la nostra vita, tutto ad una velocità tale da non renderci nemmeno conto che le nostre attitudini e comportamenti stanno cambiando molto rapidamente. I servizi e i prodotti che fino a poco tempo fa sembravano al di fuori di ogni possibile immaginazione, sono oggi facilmente accettati e ritenuti in grado di raggiungere rapidamente il mercato di massa. A soli cinque anni dall’arrivo del 2020, il futuro sembra davvero più vicino di quanto non lo sia mai stato”.[/blockquote]
I risultati contenuti nel Report Ericsson “10 Hot Consumer Trends for 2015 and beyond” sono ricavati dal programma di ricerca globale dell’Ericsson ConsumerLab, quest’anno con un focus speciale sugli utenti con uno smartphone dai 15 ai 69 anni delle città di Johannesburg, Londra, Città del Messico, New York, Mosca, San Francisco, San Paolo, Shanghai, Sydney e Tokyo – le città che dal punto di vista statistico rappresentano l’opinione di 85 milioni di utenti che utilizzano Internet frequentemente.
Ecco quali saranno secondo Ericsson i 10 “Hot Consumer Trends” per il 2015 e oltre:
1. The streamed future (il futuro in streaming). I modelli di utilizzo dei media si stanno globalizzando. Gli spettatori stanno cambiando abitudini, passando a servizi on-demand facili da usare, che permettono un accesso ai contenuti video su più piattaforme in contemporanea. Il 2015 rappresenterà un anno di passaggio storico, in quanto sempre più persone guarderanno video in streaming su base settimanale rispetto alla TV tradizionale.
2. Helpful homes (le case “collaborative”). I consumatori mostrano un crescente interesse nei confronti della possibilità di avere sensori nelle proprie case che siano in grado di avvertirli in caso di problematiche relative all’acqua e all’elettricità o quando i membri del nucleo famigliare entrano ed escono dall’abitazione.
3. Mind sharing. Continueranno a nascere nuovi modi per comunicare, offrendoci sempre più possibilità per rimanere in contatto con i nostri amici o la nostra famiglia. Molti utenti con uno smartphone vorrebbero possedere un dispositivo wearable per comunicare con gli altri direttamente con il pensiero – e ritengono che questa funzionalità diventerà realtà entro il 2020.
4. Smart citizens (cittadini smart). L’idea di rendere le città più “smart” è molto interessante – ma molta di questa intelligenza può esser vista come un effetto collaterale dell’evoluzione dei comportamenti quotidiani dei cittadini. Grazie ad Internet, che ci consente di essere più informati, siamo in grado di prendere decisioni più razionali. Secondo i consumatori, certe soluzioni tecnologiche saranno molto diffuse entro il 2020, come ad esempio le mappe del volume del traffico, le app per comparare l’utilizzo di energia o per controllare la qualità dell’acqua in tempo reale.
5. La sharing economy. Come Internet ci permette di condividere informazioni in maniera efficiente e con una semplicità mai raggiunta prima, allo stesso modo l’idea della sharing economy ha un potenziale enorme. La metà di tutti i possessori di smartphone sono aperti all’idea di affittare ad esempio le stanze libere della propria abitazione, i dispositivi personali per la cura della casa e l’attrezzatura per il tempo libero, perché si tratta di possibilità di utilizzo convenienti e che permettono di risparmiare.
6. Digital purs (il portafoglio digitale). Il 48% di chi possiede uno smartphone preferirebbe utilizzarlo per pagare beni e servizi. L’80% pensa infatti che gli smartphone sostituiranno il portafoglio entro il 2020.
7. My information (le informazioni personali). Sebbene lo scambio di informazioni, in presenza di un vantaggio, sia positivo, i possessori di smartphone ritengono che non sia particolarmente utile rendere visibile verso l’esterno ogni singola azione personale. Il 47% di questi utenti vorrebbe poter pagare elettronicamente senza permettere il trasferimento delle proprie informazioni personali. Per il 56%, inoltre, tutte le comunicazioni Internet dovrebbero essere criptate.
8. Longer life (una vita prolungata). I possessori di smartphone reputano che servizi di vario tipo, basati su cloud, possano permettere di vivere in modo più sano e quindi di prolungare la vita. Le app per fare jogging, i misuratori delle pulsazioni e i piatti che analizzano il nostro cibo sono solo alcuni degli strumenti considerati importanti per contribuire a prolungare la nostra vita fino a due anni in più per ogni applicazione utilizzata.
9. Domestic robots (i robot domestici). I consumatori stanno prendendo in considerazione l’idea di avere a disposizione dei robot domestici in grado di aiutarli nelle attività di ogni giorno. Per il 64% degli intervistati, i robot diventeranno una tecnologia comune in tutte le case entro il 2020.
10. Children connect everything (i bambini connettono ogni cosa). I bambini continueranno a guidare la domanda di un Internet più tangibile, in cui il mondo fisico sia connesso come lo sono gli schermi dei loro dispositivi. Il 46% dei possessori di uno smartphone affermano che i bambini di oggi si aspettano che potranno connettere tutti gli oggetti quando saranno adulti.