Gmail bloccato in Cina, c’entra il Governo?

Gmail bloccato in Cina

Dal 26 dicembre Gmail è bloccato in Cina. Secondo gli attivisti locali dietro ai disservizi del servizio di posta elettronica di Google ci sarebbe il Governo, intenzionato a favorire le aziende locali

Durante le vacanze natalizie potrebbe essere avvenuto un nuovo atto della cyberguerra fra Stati Uniti e Cina. Dal 26 dicembre il servizio di posta elettronica Gmail è diventato inaccessibile. L’e-mail di Google, che ha accusato Hollywood di voler censurare la Rete, ha registrato problemi tecnici per tutto il mese ma a partire da Santo Stefano gli utenti sono impossibilitati a inviare e visualizzare i propri messaggi. La stessa Big G ha confermato nel suo Transparency Report che il traffico del proprio servizio di posta è crollato nell’ultimo periodo. Secondo alcuni attivisti dietro al disservizio di Gmail ci sarebbe il governo cinese, che prontamente ha smentito questa ipotesi.

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Pechino ha bloccato Gmail?

Secondo il sito GreatFire.org, associazione che si occupa di libertà di parola online in Cina, afferma che Pechino ha sfruttato un sistema di sorveglianza del web chiamato “Golden Shield Project” per bloccare gli indirizzi e-mail di Gmail e scoraggiare così gli utenti dall’utilizzare il servizio di Mountain View. In questo modo, Google subirebbe un duro colpo dal punto di vista commerciale e le aziende locali potrebbero trovare maggiore spazio. Il portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, Huan Chunying, ha smentito ogni coinvolgimento del governo in merito ai problemi di accesso a Gmail e ha ribadito l’interesse di Pechino a far sì che sempre più investitori stranieri investano nel Paese.

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