Boeing Black: lo smartphone autodistruttivo

BlackBerry produrrà con il vettore Boeing un telefono in grado di cancellare i dati quando manomesso

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Ne avevamo parlato lo scorso febbraio. Adesso Boeing Black, il primo smartphone a prova di ladro, sembra avvicinarsi alla realtà. A produrlo sarà BlackBerry che pare abbia già stretto un accordo con Boeing, il famoso vettore che metterà a disposizione dell’azienda canadese il proprio know-how in fatto di sicurezza. Ancora in fase di sviluppo e realizzazione il particolare telefono verrà fuori dai laboratori della Boeing in cui verrà realizzato un dispositivo in grado non solo di rispettare i più alti standard di sicurezza ma anche di preservare informazioni fondamentali e particolarmente sensibili dagli occhi indiscreti di ladri e hacker, grazie alla possibilità di autodistruggere i file quando necessario.

L’annuncio di BlackBerry

Particolarmente indicato per gli agenti governativi e i politici, il telefono servirà soprattutto a chi lavora in mobilità con informazioni riservate che, nel caso andassero nelle mani sbagliate, potrebbero causare seri danni internazionali, è il caso delle azioni di hacking alla Sony che hanno sconvolto il panorama cinematografico e non solo. Vociferato nel corso del 2014, il progetto era balzato agli onori della cronaca dopo la diffusione delle notizie sul Datagate, che ha mostrato come siano in pericolo non solo i dati digitali dei normali utenti della rete ma anche quelli di personaggi pubblici, titolari di grandi aziende e capi di stato, tutti nell’ottica di monitoraggio globale messo in piedi dalla NSA. A confermare l’esistenza dello smartphone Boeing Black è stato il CEO di BlackBerry John Chen che ha spiegato: “Annunciamo con entusiasmo la collaborazione con Boeing per realizzare una soluzione sicura basata su Android che fa uso della piattaforma BE 12”. Non è ancora dato sapere quando arriverà il dispositivo ma lo stesso Chen lo ha annunciato come novità del 2015, è quindi plausibile vederlo entro i prossimi 12 mesi.

Leggi anche:  Stampa digitale, il nuovo trend dell’editoria: flessibilità e sensibilità green per affrontare le sfide del mercato